Dall'Ismea diecimila ettari di terra ai giovani agricoltori
19 febbraio 2020
Decine di giovani imprenditori e imprenditrici cercano soddisfazioni e ricchezza, più che l’amore, in agricoltura. E lo Stato dà una mano aprendo una prateria. Una prateria grande 10 mila ettari. È questa (10 mila ettari) l’estensione dei campi che l’Ismea offre in vendita da oggi. Da oggi e fino al 19 aprile, questo ente pubblico metterà sul mercato 386 terreni al momento abbandonati perché siano rilanciati. I compratori scopriranno via Internet le caratteristiche degli appezzamenti grazie alla Banca nazionale delle Terre agricole.
Il 68% delle superfici disponibili sono tra Sicilia, Basilicata e Puglia. Un altro 23% è in Umbria e Toscana. L’ultimo 9% in Emilia, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. Chi vuole acquistare depositerà una manifestazione d’interesse entro il 19 aprile e un’offerta economica, entro l’11 giugno. Se si aggiudicheranno l’appezzamento, i compratori con meno di 41 anni potranno pagarlo in 30 anni, in rate semestrali o annuali. Il meccanismo può funzionare visto che l’Ismea, dal 2016 ad oggi, ha già venduto terreni per 4 mila 643 ettari incassando 52 milioni (mentre dai nuovi conta di ricavarne almeno altri 130).
I soldi incassati saranno investiti a vantaggio degli imprenditori, per sostenerli nel lancio dell’attività, per favorire il ricambio tra coltivatori anziani e manager agricoli giovani, pieni di energie. Come Dario che a Tortona ha creato un centro di selezione dei cani anti-lupo e da tartufo; come Teresa che a Cerignola sperimenta la coltivazione di precisione.
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