Ecomafie, 8 comuni su dieci hanno i depuratori fuori uso
L’Arpa ha un organico sottodimensionato di 350 unità su una pianta organica di 957, e riesce ad evadere solo il 30 per cento dei controlli richiesti. Sulla situazione di Enna, Vignaroli ha aggiunto che «è noto come da parte di alcune amministrazioni non c'è alcuna consapevolezza del problema, e mi riferisco al sindaco di Enna che sostiene di non avere alcuna competenza al riguardo. In realtà ci sono diverse utenze non allacciate alla rete fognaria, e sopratutto delle società che gestiscono gli impianti e che dovrebbero fare investimenti per risolvere il problema. L'impianto di Enna attualmente funziona discretamente, ma è sottodimensionato».
La commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali durante la trasferta siciliana - per il ciclo della depurazione delle acque - ha fatto tappa anche a Gela, in provincia di Caltanissetta, per effettuare i sopralluoghi presso il depuratore di Macchitella e quello consortile, all’interno del petrolchimico. Il presidente della commissione Stefano Vignaroli, dopo i due momenti conoscitivi, si è soffermato con la stampa ed ha spiegato le ragioni della missione siciliana: «Per la depurazione delle acque - ha detto - siamo in infrazione e paghiamo 30 milioni di euro ogni sei mesi all’Unione europea ed è un problema che riguarda tutto il territorio italiano, ma in particolare la Sicilia». Due impianti visionati sono «completamente diversi e ci stiamo occupando del monitoraggio del ciclo delle acque non solo civili, ma anche industriali. Abbiamo visto tutto il sistema di depurazione della falda e dei processi degli scarti dell’ex raffineria. Abbiamo sentito anche la procura». Questione a parte le tante discariche dei rifiuti presenti nel territorio. Lo stesso presidente Vignaroli ha già annunciato che la commissione d’inchiesta bicamerale tornerà in Sicilia, a Palermo, per effettuare altre audizioni in particolare verranno sentiti i rappresentanti del Governo regionale.
Ultimi articoli
Femminicidi, qualche ragionevole proposta
L’8 luglio dei ragazzi
che cercavano la libertàLo Monaco, la mafia
braccio armato
della classe dirigenteLa Sicilia cuore della lotta per la pace
Decreto sicurezza, il volto repressivo dello Stato
Brusca e gli altri, l’apporto prezioso dei pentiti
Caritas, cresce la povertà nel paese reale
Miceli alla procuratrice
minacciata: "Suo lavoro
sottrae ragazzi alla mafia"Stipendi bassi e i giovani laureati vanno via
Referendum in archivio, democrazia debole