Rubrica



Quasi 50 mila adesioni alle petizione per l'antimafia europea

Avviso Pubblico ha aderito alla petizione al Parlamento Europeo per l’antimafia promossa dal Centro Pio La Torre, da Articolo 21 e Libera Informazione che ha già superato 50.000 firme in Italia. Hanno aderito anche l'assessore regionale dell'Agricoltura, Nino Caleca, l’assessore alle Attività Produttive, Linda Vancheri, la Legacoop e prima il presidente della Regione, Rosario Crocetta

Vito Lo Monaco

Nuove armi contro l'economia illegale

La grande vetrina internazionale di Expo Milano 2015 è il tema conduttore delle Giornate dell’Economia, il tradizionale appuntamento promosso dalla Fondazione Curella a Palermo.   E’ una grande occasione per la Sicilia, che per la sua unicità storico-culturale e climatica presenta valori molto apprezzati nel mondo nel campo dell’agroindustria, dei beni culturali e di conseguenza nel turismo. Grande occasione anche per le mafie che vengono fermate con sempre nuovi strumenti di contrasto


Buoni propositi: la riforma del terzo settore

Nella delega per la riforma del non profit è evidente l’impegno di comporre un quadro organico dell’economia sociale. I dubbi vanno dalle coperture finanziarie al potenziamento dell’offerta di servizi nel welfare, fino al rapporto con i territori.

Attilio Gugiatti

Multa milionaria all'Italia delle discariche

La  Corte europea ha sanzionato il  governo per non essersi ancora adeguato alla direttiva sulle discariche.  Dovrà pagare una sanzione forfettaria di 40 milioni e una penalità di 42,8 milioni per ogni semestre di ritardo nel mettersi in regola rispetto alla sentenza del 2007 sui rifiuti. Il ministro per l'Ambiente, Gian Luca Galletti:  non pagheremo nemmeno un euro  da tempo abbiamo voltato pagina


Al Torino Film Fest vince la Francia

Si è chiuso con il Palmarès al francese “Mange tes mortes” (2014) di Jean-Charles Hue  la 32esima edizione del festival diretta quest’anno per la prima volta ufficialmente da Emanuela Martini da sempre vera ghost director della grande kermesse cinematografica piemontese considerata ormai la più cinefila d’Italia

Franco La Magna

L'impegno rinnovato contro mafie e poteri occulti

Pur in questa situazione non facile, comunque sostenuto da una forte volontà associativa d’azione, il Centro La Torre sta programmando il piano di lavoro per il prossimo futuro, che sottoporrà alla sua assemblea di soci e amici di fine anno, con l’intenzione di affinare la sua capacità di analisi politica e di collegamento, soprattutto, con le nuove generazioni. Proseguirà, con la collaborazione del Miur, lo svolgimento del progetto educativo antimafia con le scuole medie superiori italiane ed estere e avvierà l’attuazione di un Progetto giovani recentemente approvato e sostenuto dal Dipartimento delle politiche giovanili.

Vito Lo Monaco

Busetta: l'uscita dal tunnel è lontana

Il presidente della Fondazione Curella, nel corso della XXVIII edizione dell'Osservatorio congiunturale sull'economia intitolato «Forecasting the future», ha illustrato uno scenario a tinte fosche:  l'Italia ha toccato il profondo rosso e ora è possibile prevedere una risalita ed un percorso di sviluppo dopo anni di previsioni buie ma la Sicilia vola verso il baratro


L'importanza della filiera agroalimentare

Il valore strategico dei campi è divenuto ancor più rilevante in questi anni di crisi economica;  l’agroalimentare è stato uno dei settori che meglio ha retto, registrando tra il 2007 e il 2013 una crescita del valore aggiunto del 6% (a prezzi correnti), mentre nello stesso periodo il totale della manifattura italiana e le costruzioni hanno registrato una flessione rispettivamente del -18% e -11%.

Pino Gullo

La Chiesa di fronte alle mafie tra devozione e secolarizzazione

Per la prima volta sulla piana di Sibari, il 21 giugno scorso, Papa Francesco – senza accennare agli scivolosi distinguo tra scomuniche latae sententiae e ferendae sententiae – ha dichiarato che i mafiosi “sono scomunicati”. Nel corso degli anni più volte la Chiesa aveva affrontato il tema della scomunica dei mafiosi senza mai pervenire a una tale cristallina chiarezza. 

Alessandra Dino

Caleca: stop alle imprese mafiose nei campi

«Le norme esistenti sono vaghe e non impediscono che i fondi destinati all'agricoltura possano andare a Cosa Nostra. Al momento non ci sono strumenti giuridici in grado di blindare i fondi a disposizione, ci vorrebbe un sistema simile alle interdittive ai lavori pubblici negli appalti per evitare che un solo euro vada alla mafia». Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Nino Caleca, intervenendo al forum promosso dal centro Pio La Torre sull'agricoltura. «La prima direttiva nel mio assessorato - ha aggiunto Caleca - è un invito rivolto a tutte le pubbliche amministrazioni a rispettare le norme antimafia e a vigilare in modo specifico su ogni tentativo di corruzione e infiltrazione mafiosa».


Così possiamo rilanciare la lotta alla mafia in Europa

Quasi cinquantamila firme raccolte in pochi giorni dalla petizione lanciata  da Centro Pio La Torre, Articolo 21 e  Liberainformazione  al Parlamento europeo affinché dia all’Ue una politica e una struttura giuridica e amministrativa per combattere le mafie.  La questione della criminalità organizzata, della corruzione, del riciclaggio affligge, seppur in misura diversa, l’intero pianeta, come hanno riconosciuto l’ONU e il precedente Parlamento Ue.  L’obiettivo è di estendere ai cittadini dei Paesi Ue la petizione  perché al Presidente Schulz possano essere consegnate centinaia di migliaia di firme.

Vito Lo Monaco

Eternit, la morte non si prescrive

I giudici della Cassazione sono maestri di diritto. Sapranno quindi spiegare con maestria il percorso tecnico-giuridico che nel caso Eternit li ha portati ad azionare la mannaia della prescrizione. Rimarrà difficile liberarsi dalla sensazione che abbiano deciso rimanendo esclusivamente nel perimetro delle "carte", considerate asetticamente e soppesate con criteri burocratico-formalistici. Senza poter percepire e tenere in conto anche la realtà concreta di vite spezzate o rovinate, di sofferenza e dolore che segna e caratterizza il caso Eternit.

Gian Carlo Caselli