Rubrica
La Sicilia in declino tra mafia e politica
L’ultima disperata azione di riassetto del bilancio ha messo in evidenza una verità sinora evitata: l’Isola è al collasso. Si è continuato per decenni a spendere, indebitandosi, risorse che non esistevano più, a gonfiare una macchina pubblica inefficiente e sottomessa ai politicanti e spesso ai clan, sprecando tutte le occasioni di rilanciare un'idea virtuosa della Regione. L’ultima speranza è in un corretto e onesto utilizzo dei fondi europei. Finiamola di guardarci l'ombelico: ciascuno si metta d'impegno a far i compiti per l'autunno drammatico che si approssima.Franco Garufi
Insieme alla Perugia Assisi contro la “Terza guerra mondiale”

Giuseppe Giulietti
Sulla visita di Renzi in Sicilia
La visita del Presidente del Consiglio ai punti di crisi industriale siciliani un risultato sicuro l’ha ottenuto. Ha avuto il merito di portare alla luce della ribalta politica nazionale la grandezza della crisi industriale del Paese e del Mezzogiorno in particolare.Vito Lo Monaco
Così i fondi europei si spostano verso est
L'Italia fatica a spendere le risorse messe a disposizione. Analizzando le statistiche sul tasso di realizzazione del Programma di spesa dei fondi strutturali nel periodo 2007-2013, secondo uno studio dell'Eurispes, si delinea un quadro a tinte fosche per il Belpaese, che si distingue per la sua, tutt'altro che lusinghiera, incapacità nello spendere i fondi comunitari. E la Sicilia va anche peggio.La riforma della Giustizia guardi all’Europa
La recente riunione tra il ministro Andrea Orlando e le associazioni antimafia e di impegno sociale ha evidenziato alcune criticità che vanno risolte prima di cominciare a cambiare il sistema giudiziario. Tenendo soprattutto conto che sicurezza e legalità sono fondamentali per la crescita del Paese. Le mafie, l’illegalità e la corruzione diffuse limitano la democrazia, il mercato e lo sviluppo.Per Andrea Raia, ucciso dai boss a Casteldaccia

Le risorse inutilizzate del Fondo Unico Giustizia
La Corte dei conti individua una serie di criticità esistenti nel complesso processo di alimentazione, amministrazione e versamento all’erario delle ingenti risorse intestate al Fondo (3.521,4 milioni di euro al 30 aprile 2014). Evidenziata la presenza di risorse ancora in sequestro, alcune risalenti addirittura agli anni ’80, per le quali non risultano provvedimenti definitivi di confisca, restituzione o versamento al bilancio stataleTeresa Monaca
La Regione salva i conti ma non la faccia
Basta prendere in esame la lacerazione palese sul finanziamento degli enti e delle associazioni culturali impropriamente associati nella famigerata ex tabella H. Salvati tutti i centri ai quali era interessato il centro destra, penalizzati o messi al bando (cioè concorreranno tramite bando ) quasi tutte le associazioni antimafia ma anche le associazioni culturali, sia di cultura laica che cristiana, alle quali il centrosinistra sarebbe stato più interessato. Le divisioni tra governo e maggioranza, e quelle interne al Pd, hanno indebolito ogni velleità di cambiamento.Religiosità distorta
Un’altra processione a Ballarò, quartiere storico di Palermo, che si ferma a rendere omaggio al boss rinchiuso in un carcere lontano da Palermo. Bambini offerti alla protezione del fercolo fatto di religiosità antica e formale riconoscimento, da parte di chi guida l’incedere della “vara”, dell’autorità della famiglia mafiosa del quartiere.Salviamo L'Unità
Chiude “L’Unità”, viene meno una voce storica contro la mafia. Per questo vogliamo sperare che ciò non sia per sempre. Non solo per la sinistra, ma per l’intera società moderna, ciò costituirebbe la grave privazione di uno strumento di informazione e di analisi, da sinistra.Quattro megainceneritori e quattro discariche
La Sicilia da oltre 50 anni è usata come una grande pattumiera. Gestori e produttori di rifiuti urbani e industriali hanno creato più di mille discariche, abbandonate puntualmente dopo la loro chiusura e per le quali sono stati spesi più di 100 milioni di euro senza che nessuna bonifica di queste bombe ecologiche sia stata realizzata. Nello stesso tempo abbiamo smaltito senza un adeguato trattamento e sufficienti misure ambientali 200 milioni di tonnellate tra rifiuti urbani e rifiuti speciali e pericolosi. Questo scempio ecologico e di denaro pubblico è stato reso possibile attraverso l’alleanza tra imprese e mafiaAurelio Angelini