Rubrica



Il ruolo del sindacato nella lotta per il lavoro

Esiste ancora una capacità del sindacato confederale siciliano di rappresentare con una logica unificante le complessità di un mondo del lavoro che si è frantumato? E’ una delle domande a cui bisogna rispondere con urgenza, non c’è rappresentanza senza base produttiva


Papa Francesco e la mafia

In questi vent’anni la Chiesa, da Giovanni Paolo secondo a Benedetto sedicesimo, e ora con Papa Francesco che prende per mano il prete antimafia più noto e impegnato, Luigi Ciotti, ha impresso un movimento in senso antimafioso irreversibile. Le mafie sono fuori dall’Ecclesia. Il processo è avviato, ma dovrà conquistare ancora l’animo di tutti i cattolici e non, di tutti i parroci e vescovi.

Vito Lo Monaco

Il potere del narcotraffico sui governi del mondo

Illustrati a Palermo i risultati di un progetto portato avanti dalla Fondazione Rocco Chinnici, in partenariato con le università di Palermo (dipartimento di Scienze giuridiche, società e sport) e Salamanca (Instituto de Ciencias de la seguridad), il più antico ateneo spagnolo.  Una ricerca volta a delineare la situazione attuale del narcotraffico e le sue evoluzioni, così come le strategie di contrasto, e per altro verso a rilevare esigenze formative tramite interviste a esponenti delle forze di polizia.


Antonio La Spina

L’impegno di Pio La Torre per Monreale

Dal 1964 al 1968, l’allora  regionale del Pci siciliano partecipò attivamente alle sedute del Consiglio comunale, guidando l’opposizione a una Dc monolite che dal dopoguerra guidava la vita amministrativa. Ora una targa nell’aula consiliare, proposta dall’Associazione culturale Albanova, ne ricorda la figura. 



Si ricomincia a parlare di lotta alla mafia

L’attenzione contro i boss ha ricevuto un impulso significativo, per ora solo sul piano mediatico. Se seguiranno atti attuativi, forse potremo parlare d’inizio di una svolta. Ci riferiamo ai concomitanti pronunciamenti, in sede europea e nazionale, relativi alla confisca dei beni e al perfezionamento della legislazione antimafia: la direttiva europea sulla confisca dei beni proventi da reato del 25 febbraio scorso; le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle cinque mosse che il suo governo farà per sconfiggere le mafie; la visita della Commissione antimafia in Sicilia.


La mia e-mail a Renzi (e Crocetta)

Carissimi presidenti, vi scrivo per ricordarvi due o tre cose sui fondi europei a disposizione della Sicilia, assegnati e spendibili, e  consigliarvi due o tre modi di non perdere quest'ultima occasione che si presenta per lo sviluppo di un'isola devastata da una delle più gravi crisi economiche del dopoguerra.

Franco Garufi

Il patto europeo contro le mafie

Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sulla confisca dei proventi di reato. L’evoluzione è innegabile. Potremo avere un atto vincolante per gli Stati membri che regolamenta le procedure di confisca in tutta l’Unione europea. Questo non era assodato, se consideriamo quanto difficile è stato convincere gli Stati membri di quanto seria fosse la minaccia del crimine organizzato dentro i confini dell’Unione europea e dell’importanza di misure come la confisca.


Franco La Torre

Le cose da fare per sconfiggere i mafiosi

Un documento unitario con le priorità da affrontare nella lotta alla mafia è stato presentato alla commissione antimafia a Palermo da Centro Studi Pio La Torre, Fondazione Chinnici, Libera Coordinamento Sicilia, Centro di accoglienza Padre Nostro ed Sos Impresa rappresentati rispettivamente da Vito Lo Monaco, Giovanni Chinnici, Umberto di Maggio, Maurizio Artale e Costantino Garraffa.

Vito Lo Monaco

Le priorità della lotta alla mafia

Il semestre europeo presieduto dall’Italia è un’occasione da non perdere. La percezione del fenomeno mafioso è fissata in documenti d’indirizzo del Parlamento Europeo e della sua Commissione che hanno dettato l’esigenza di armonizzare le legislazioni penali nazionali di contrasto alle mafie, alla corruzione e di confisca dei beni alle criminalità organizzate


Vito Lo Monaco

L'atto di accusa della Corte dei conti: politici corrotti

Il monito arriva nel pieno di una delle stagioni più difficili della vita della nostra regione: una finanziaria bocciata e di cui si sta rivelando difficile produrre il bis, una confusa vicenda parlamentare sul disegno di legge per l'abolizione delle province che, nell'ipotesi migliore, condurrà ad una legge di riordino delle istituzioni locali pasticciata e contraddittoria, una crisi economica di lunghezza eccezionale che sta impoverendo ormai anche i ceti medi


Franco Garufi

Una strada nel nome della marcia contro le stragi mafiose

Migliaia di studenti in corteo tra Casteldaccia e Bagheria
Non più via di fuga dei killer ma strada simbolo dell'antimafia. Sono state poste con questo obiettivo durante una manifestazione nel Palermitano due targhe, una lungo la strada provinciale alla periferia di Casteldaccia e l'altra a Bagheria, all'innesto della provinciale con via De Spuches.

Antonella Lombardi

Il vaso di Pandora che attende Vibo Valentia

L’arresto dell'ex capo della squadra mobile di Vibo Valentia, il suo vice e un noto avvocato del luogo con l'accusa di essere complici della principale associazione di 'ndrangheta di quel territorio, la 'ndrina dei Mancuso di Limbadi, fa affiorare un iceberg che doveva spuntare  anni prima.  La ricchezza e l’opulenza ostentata sulle strade rendono evidente la commistione tra una certa imprenditoria,’ ndrangheta e massoneria


Franco Garufi