Rubrica



Cosa insegna l’antimafia dei comunisti

La relazione di minoranza della Commissione antimafia del 1976 firmata da Pio La Torre e Cesare Terranova, vittime di mafia,  è ancora di attualità. Dal Governo ci aspettiamo impegni precisi  nell'agenda politica.  La Riforma della Giustizia dovrà fare da cornice al superamento delle criticità dell’attuale legislazione antimafia ripetutamente sollecitate dal movimento antimafia, dalle misure di prevenzione alla gestione dei beni confiscati all’introduzione di norme penali  per i nuovi reati finanziari e per i reati spia dell’area grigia


Vito Lo Monaco

Il record truffaldino della Sicilia in Europa

L’Isola ha la percentuale maggiore di irregolarità,  pari a circa il 90%, se si fa mente al totale del Sud che ammonta a 182, 786 milioni di euro. Nella nostra regione la spesa irregolare ammonta a ben 148,5 milioni di euro, in special modo concentrata sul FESR con 147,3 milioni.   Ridurre il tasso abnorme di irregolarità e concentrare attorno a progetti significativi per la crescita economica e sociale i circa 10 miliardi di cui la Sicilia disporrà per il 2014-2020 è la  scommessa per uscire dalla crisi che sta distruggendo il tessuto economico ed impoverendo le famiglie.


Gli italiani e il governo dello sprint

Renzi   deve trasformare le promesse in fatti, in azioni concrete,  dimostrare che il cambiamento iniziato, è reale. Deve convincere non solo il suo partito ma gli alleati di quella stessa maggioranza che ha sostenuto il governo di scopo di Letta e ora dovrebbe votare quello di legislatura del segretario Pd.  Soprattutto, deve motivare un Paese perplesso,  ma anche speranzoso



L’Europa scopre l’Italia: corrotta e furbetta

La Commissione Ue ha certificato un peso della corruzione nell’economia del paese pari al 4% del Pil e i suoi legami organici con le mafie e le alte sfere politiche e istituzionali. Neppure di fronte alla pesante rilevazione della percezione della corruzione quale fenomeno dilagante, il dibattito politico tra i partiti e all’interno di ognuno di essi, compreso il Pd, o del governo ha provocato uno scatto d’impegno.



Miti, veleni, falsità e il 41 bis finisce in tv

Da troppo tempo la mafia è scomparsa dal dibattito pubblico e, tranne per qualche flash dovuto alla recente modifica del 416 ter sul voto di scambio politico mafioso o al tormentone giudiziario di Palermo dove è in corso il processo sulla “trattativa”, sembra che se ne parli sommessamente solo nelle stanze dell’antimafia guidata da Rosy Bindi.

Giuseppe Di Lello

La Sicilia e il valore di una finanziaria lacrime e sangue

Pubblicato il testo ripulito dagli articoli bocciati, ma la vicenda conferma l’estrema gravità del momento e testimonia che è finita la lunga stagione in cui la politica ha usato senza vincoli di sorta le risorse del bilancio regionale. Bisogna riscrivere, innovandolo ed adeguandolo alla realtà, il libro dell'Autonomia speciale ormai consunto dagli abusi consumati per decenni in suo nome

Franco Garufi

In ricordo di Vincenzo Giambrone, edile di Caltavuturo

A Vincenzo Gianbrone (1943/1978) è stata intitolata la Camera del lavoro di Caltavuturo nell’occasione della campagna per il XVII Congresso CGIL nazionale. La Camera del lavoro di Caltavuturo oggi è diretta dal figlio di Vincenzo (buon sangue non mente!).

Vito Lo Monaco

Per una politica antimafia moderna

Il documento della Commissione Garofoli  sulle misure contro la criminalità organizzata  presentato dal Governo l’altro ieri costituisce un’ottima base, se attuata rapidamente.



Le parole di Riina e i mille interrogativi

Le dichiarazioni di Totò Riina, intercettate nel carcere, sono ambigue e gravissime. Esse sollevano vari interrogativi.


Le inchieste e il vaso di Pandora

Il Centro La Torre, rispettoso dell’indipendenza della magistratura, non si associa a quanti sparano nel mucchio alimentando facile qualunquismo né minimizza i fatti degenerativi


Un bilancio normale e rivoluzionario

E' possibile una gestione dei conti pubblici razionale che non si limiti a cercare alibi all’esterno della Regione ma che affronti le esigenze di riforma al suo interno. È quella “difficile normalità”  fatta di buona amministrazione,  lotta agli sprechi,  standard comuni tra i  rami dell’amministrazione e del settore pubblico allargato e leale rapporto di collaborazione con lo Stato

Luca Bianchi

Una finanziaria di sviluppo antimafia

All’Assemblea Regionale, dopo un aspro e articolato dibattito, si è pervenuto all’approvazione della manovra finanziaria composta dalla legge di stabilità e dal bilancio. Dopo tanti anni di ricorso all’esercizio provvisorio l’Ars ha rispettato i termini per evitarlo. Ora si aspetterà il verdetto del Commissario dello Stato che negli ultimi anni ha assunto un ruolo non solo di vigilanza sulla conformità delle leggi regionali allo spirito e alla lettera della Costituzione e dello Statuto, ma ha dovuto sopperire diverse volte all’insufficienza tecnica del legislatore regionale.