Rubrica
In memoria di Ciccio Renda e di sua moglie Antonietta
Una coppia d'acciaio, Antonietta e Francesco Renda. Sobria, riservata, tenace: avvertivi tra loro un sodalizio, una condivisione piena, un'intesa umana, una complicità affettiva, un legame fortissimo eppure tutto privato, nello spendersi pubblicamente entrambi.Gemma Contin
L'importanza della didattica antimafia
Lo stop alla discussa tabella H della Regione imposto dal Commissario dello Stato elimina ogni alibi. Governo e Ars hanno l’occasione per stabilire, finalmente, criteri oggettivi di sostegno alle attività culturali e sociali valide per la crescita civile della Sicilia. Le associazioni di volontariato non devono essere scelte per appartenenza ma per merito e documentata vita democratica, storicamente documentata.
la proposta | Vito lo Monaco
Il dovere di coltivare la memoria
Appello ai presidenti di Camera e Senato perché sia estesa la possibilità di accedere, per via digitale, a tutti gli atti pubblici delle Commissioni antimafia attraverso il Portale antimafia dedicato a Pio La TorreLettera aperta a Boldrini e Grasso | Vito Lo Monaco
Fiorisce il seme dell'antimafia
Dopo sette anni consecutivi di rilevamento della percezione del fenomeno mafioso da parte dei giovani che hanno seguito il progetto educativo del Centro Studi Pio La Torre, alcuni temi appaiono consolidati e anche positivamente, scontato lo scorrimento generazionale. Gli intervistati, dal Nord al Sud, confermano a stragande maggioranza un’opinione molto negativa del fenomeno visto come condizionamento frenante dell’economia e dello sviluppo civile della società italiana.Vito Lo Monaco
L'amore di Giorgio Napolitano per la Sicilia

la memoria | Davide Mancuso
L’impegno di Napolitano per l’Italia

L'analisi | Vito Lo Monaco
Lettera aperta al Presidente Crocetta
Caro Presidente,il Centro studi Pio La Torre vuole far pervenire al suo Governo e all’Assemblea regionale la preoccupazione per il futuro di quelle associazioni antimafia e culturali, come il Centro, le quali nel corso di questi ultimi decenni (il Pio La Torre dal 1986), hanno alimentato nella memoria civica del Paese il senso sociale e politico della lotta antimafia facendone motivo di mobilitazione popolare e di costruzione, soprattutto tra i giovani, di una nuova e condivisa coscienza critica antimafiosa.
I tagli sono giusti se non uguali per tutti
L'impegno civile e culturale non è mai facile, specie in Sicilia. Nello scorso secolo, per la verità, vi era abbondanza di risorse pubbliche che spesso consentivano la realizzazione di convegni, ricerche, pubblicazioni, attività teatrali o concertistiche. Si ebbero leggi regionali su singoli settori di attività culturale (ad esempio la musica), così come riguardanti singoli centri-studi o fondazioni. Un tempo se si rientrava in talune categorie di operatori culturali era molto probabile rimediare qualcosa, sia pure con grandi ritardi e qualche incertezza. Vi erano anche delle commissioni di esperti che vagliavano le istanze. Se invece si era beneficiari di una legge “dedicata” si dormivano sonni più tranquilli.Antonio La Spina
Appello rivolto al Presidente Crocetta, alla Giunta e all’Assemblea Regionale Siciliana
Piera Fallucca, Patrizia Mannino, Anna Vaiana
Dell’Utri: quattro processi, tre condanne, nessun arresto
Adesso si dovrà aspettare un nuovo pronunciamento della Corte di Cassazione per sapere se Marcello Dell'Utri, ex deputato di Forza Italia, ex senatore del Popolo delle Libertà, ex parlamentare a Strasburgo nel gruppo Pdl-Lega aderente al Partito popolare europeo, sia davvero colpevole del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.Mafia e politica | Gemma Contin
Numeri e nuvole, la Regione groviera
Il DPEF di fresca approvazione è già obsoleto. Appena si individuano fonti di risorse finanziarie aggiuntive subito si scoprono nuovi buchi di consistenza miliardariaSalvatore Sacco |
I tagli che non vanno fatti alla Sicilia
Correttamente l’attuale governo regionale, ponendosi la questione del risanamento finanziario della Regione e l’obiettivo della crescita economica e sociale, non nasconde di aver ereditato una pesante e non incoraggiante situazione. Infatti, lo scenario macroeconomico è condizionato dalla crisi di lunga durata che ha investito l’intero paese e si è abbattuta ancora più pesantemente su una regione strutturalmente più arretrata.Vito Lo Monaco