Rubrica
L’ultima mediazione prima dell’atomica
La situazione è critica come mai in passato. Perché mai come ora, con l’eccezione della crisi di Cuba del 1962, il mondo è stato vicino al cataclisma nucleare.Pino Scorciapino
Dia: anche la mafia economica ora uccide
Pur in un contesto in cui la criminalità organizzata continua tendenzialmente a preferire «l'infiltrazione economica finanziaria» alle «manifestazioni di violenza» tornano a crescere gli omicidi mafiosi: erano stati 7 nel secondo semestre del 2020, sono stati 15 nel secondo semestre del 2021. E’ uno dei dati che emergono dall’ultima relazione semestrale della Dia. La mappa dei clan e il ruolo dei nigerianiAngelo Meli
L’immensità di Crialese e la Siccità di Virzì senza sorrisi
La coraggiosa confessione del regista di sangue siciliano abbonda esageratamente in intermezzi sonori e bizzarre identificazioni, fa paura l’apocalittica Roma dove non piove da tre anni e gli abitanti si muovono come zombieFranco La Magna
A Pordenone il cinema muto di tutto il mondo
Da Palermo a Bruxelles, l'esperienza europea di 8 immigrati

Alida Federico
Perchè un siciliano su due non ha votato
Dai beni confiscati alla rigenerazione urbana
La destinazione del patrimonio sottratto ai mafiosi coniuga obiettivi di deterrenza, riparazione del danno e sviluppo. La sua efficacia è frenata da lentezze procedurali e dall’assenza di valutazioni sul loro utilizzo nei diversi contestiFilippo Boeri, Marco Di Cataldo ed Elisabetta Pietrostefani
Le conseguenze del voto in Sicilia
I risultati elettorali hanno confermato l’antica regola che uniti si può vincere, divisi si perde con certezza. È quanto accaduto nelle ultime elezioni per la Regione e il Parlamento. Il centrodestra, pur con molte diversità interne, si è presentato unito e ha vinto, mentre il variegato mondo del centrosinistra diviso in tante frazioni contrapposte ha persoVito Lo Monaco
In memoria di Gabriello Montemagno, giornalista di impegno civile

Vito Lo Monaco
Le sorelle Macaluso di Emma Dante in tv, si poteva fare meglio

Angelo Pizzuto
L'intesa necessaria tra Roma e Palermo sui 50 miliardi di fondi europei da spendere in Sicilia
Schifani troverà un governo centrale dello stesso segno politico, con una larga maggioranza in entrambe le Camere e impegnato a realizzare le aspettative delle grandi regioni settentrionali sull'introduzione di un'autonomia differenziata che sarebbe comunque penalizzante per il Meridione. Non sarà un rapporto facileFranco Garufi
Aria di cultura a Trapani con “Un Mediterraneo di libri”
