Rubrica



Le idiozie di mafia viaggiano sui muri di Locri e Palermo

Le scritte contro don Luigi Ciotti dicono tutto sulla stupidità degli autori non graditi neanche alle vere organizzazioni criminali che meno finiscono sotto ai riflettori meglio è

Gian Carlo Caselli

La mutazione di Cosa Nostra, arrivano i boss etnici

"Cosa Nostra si sta sgretolando. Non si sa cosa potrà derivare da questo processo di mutamento ma è importante valutare i nuovi punti deboli della mafia per colpirla definitivamente e distruggere questo cancro che affligge da secoli la nostra società". Così il professor Antonio La Spina, sociologo della Luiss di Roma intervenuto alla conferenza del progetto educativo del Centro Pio La Torre sul tema: "L'espansione e la trasformazione delle mafie", moderata dal giornalista di Articolo 21, Stefano Corradino e tenutasi presso il Cinema Rouge et Noir di Palermo.

Davide Mancuso

Il declino del Pd e l'inevitabile sorpasso dei Cinquestelle

Secondo il barometro politico di Demopolis, se si votasse oggi per le Politiche il M5S conquisterebbe il 30% dei consensi superando il Pd che otterrebbe il 26%. Distanti appaiono gli altri partiti


Una storia dal futuro contro l’oblio della Shoah

“Il museo delle penultime cose” di Massimiliano Boni è uno splendido romanzo in cui s’immagina l’esistenza di un ultimo sopravvissuto nella Roma del 2030

Salvatore Lo Iacono

"Passioni d'opera" al Teatro di Documenti di Roma

Un vasto repertorio operistico interpretato dai più promettenti allievi del Conservatorio “Fausto Torrefranca” regala una serata inattesa e tutta da godere. Regia di Anna Cuocolo. Testi di Anna Ceravolo

Angelo Pizzuto

Scritte contro don Ciotti a Palermo, sdegno unanime della società civile

«Sbirri siete voi, don Ciotti secondino». Un’altra scritta contro il sacerdote fondatore dell’associazione Libera è apparsa nel capoluogo siciliano dopo quelle della scorsa settimana a Locri. Solidarietà dal Centro Pio La Torre


L'Europa rinnova i suoi impegni di unità nella solidarietà

Il documento solennemente firmato dai Capi di governo dei 27 paesi aderenti all’Ue porterà qualcosa di buono al Sud dell’Europa e alla Sicilia? Se l’impegno sottoscritto per un’ Europa più solidale dotata di un welfare più diffuso e incisivo, di un fondo per l’occupazione e gli investimenti per la crescita, sarà seguito presto da decisioni politiche e finanziarie conseguenti, allora anche la Sicilia e l’Italia ne beneficeranno. A condizione che i governi, nazionale e regionale, facciano la loro parte con misure esaustive contro la corruzione, l’evasione fiscale, le diseguaglianze sociali e la povertà

Vito Lo Monaco

Così la Regione ha perso 290 milioni di fondi europei

La Sicilia restituirà all'Unione Europea oltre 290 milioni di euro del Programma Operativo Regionale del FERS 2007/2013: è quanto si evince dal Rapporto Finale di Esecuzione all'esame del Comitato di sorveglianza. Infatti, su 4,359 miliardi rimasti in dotazione al programma dopo le dieci rimodulazioni operate nel corso degli anni, la spesa certificata ad una settimana dalla definitiva chiusura delle procedure previste ammonta a 4,067 miliardi. La mappa delle inefficienze

Franco Garufi

Da Ficarra e Picone a Isa Danieli, il teatro si rinnova a Siracusa

«Sette contro Tebe» di Eschilo, la «Fenicie» di Euripide e le ''Rane» di Aristofane caratterizzeranno la prossima stagione approntata dalla Fondazione dell’Istituto nazionale del Dramma Antico


“Dio odia le donne”, Giuliana Sgrena spiega le sue certezze a Palermo

La “II Rassegna Nazionale immaginARTE” apre il sipario. Oltre al libro della giornalista si potrà ammirare la mostra fotografica di Grazia Bucca “Bakur, immagini di un popolo resistente” e le sculture di Salvatore Valenti

Melania Federico

Contro l'arroganza della 'ndrangheta in Calabria "Siamo tutti sbirri"

Il giorno dopo la visita del Capo dello Stato a Locri e quello che ha preceduto la giornata della memoria per le vittime di mafia i sistemi criminali son tornati a colpire ma questa volta a vuoto

Roberto Galullo

L'Unione europea compie sessant'anni e li dimostra tutti

Così com'è oggi non funziona ed appare urgente realizzare cambiamenti profondi. Tuttavia meno che mai ci serve il ritorno alla sovranità degli stati nazionali: non abbiamo bisogno di meno Europa ma di un'Europa diversa. Ha fatto bene Romano Prodi, nel discorso tenuto in occasione della conferenza straordinaria dei Parlamenti dell'Ue a rivendicare al processo di unificazione il merito di aver assicurato “per la prima volta dalla caduta dell'impero romano” pace e sviluppo a tre generazioni. Ma ora bisogna rilanciare nel segno della solidarietà. Ora più che mai: uniti nella diversità

Franco Garufi