Rubrica



La cultura paga la crisi dei comuni, Palermo resiste

Consultando i dati forniti da openbilanci.it si può constatare che molte amministrazioni locali, strette tra la necessità di far fronte ai tagli e quella di tutelare le esigenze sociali emerse con la crisi, hanno sacrificato le spese per la cultura. In Sicilia dei 338 comuni presi in esame, quello che ha speso di più in cultura nel 2014 è stato Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta. La mappa degli altri centri virtuosi

Melania Federico

I costi umani e quelli economici di chi vive in Sicilia

Il siciliano gode i vantaggi del clima ,del mare , del vino, della buona tavola, dei beni culturali, delle tradizioni ma è afflitto dalla difficoltà di trovare un lavoro e dalla carenza dei servizi, spesso inefficienti e costosi

Diego Lana

Né narcos, né folklore, né realismo magico

“Prima c’era il mare” del colombiano Tomàs Gonzalez non vive di stereotipi ma mette in scena una coppia alla ricerca di un eden che trova, invece, l’inferno…

Salvatore Lo Iacono

L'esercito dei 400 mila lavoratori in nero, sfruttati sino alla morte

Sono donne le vittime più numerose che spesso subiscono anche molestie e violenze sessuali. La retribuzione è la metà del minimo sindacale e si deve pagare anche il trasporto in furgone

Francesco Grignetti

L'espansione mondiale delle mafie non conosce confini

Dagli Stati Uniti al Canada e alla Spagna ma anche mete meno note come Olanda, Australia e Sudafrica. Agevolata dalla rapida modernizzazione dei circuiti finanziari e dallo sviluppo delle tecnologie informatiche applicate all’economia ed agli scambi internazionali, la criminalità organizzata domina buona parte dell'economia planetare. È quanto emerge dalla relazione della Dia (Direzione investigativa antimafia), inviata al Parlamento. La mappa dei Paesi controllati dai clan

Davide Mancuso

La miseria siciliana ignorata dall'Ars ma non dai comici

A fine legislatura e dopo un anno e mezzo dalla sua presentazione, l'Assemblea Regionale non ha ancora esaminato la proposta di legge di iniziativa popolare per il contrasto alla povertà assoluta presentata dal Centro studi Pio La Torre, da Cgil-Cisl-Uil e da un ampio cartello di associazioni del volontariato. Se dovremo rivolgerci ad uomini di spettacolo per costringere i politici ignavi a metterlo all'ordine del giorno, lo faremo. C'è un milione di indigenti che aspetta e che non capirebbe la mancata spesa di soldi disponibili ma inutilizzati per alleviare il loro disagio.

Franco Garufi

Dostoevskij prigioniero politico e apprendista scrittore

Formidabile ricostruzione romanzesca della vita dell’autore di “Delitto e castigo” da parte di Jan Brokken ne “Il giardino dei cosacchi”, con gli occhi dell’amico Alexander

Salvatore Lo Iacono

Dalla fusione a freddo alla scissione a caldo del Pd

Il dramma che sta vivendo il centrosinistra è la presa d'atto di una fusione fallita di post-ideologie (ex comunisti, ex democristiani) che ha dato luogo a un no-ideologie. Invece di una nuova cultura riformista che avrebbe dovuto sostituire quella novecentesca, non più in grado di rispondere a un'economia globale alle prese con gli effetti della rivoluzione informatica, essa ha sancito il trionfo del neoliberismo e la rinuncia ad ogni critica al capitalismo.

Vito Lo Monaco

Pio La Torre: memoria dell’antimafia all’ITG “F. Parlatore” di Palermo

Incontro con gli studenti sui valori dell'impegno civile. L’iniziativa si inserisce nelle attività del progetto “Giovani cittadini attivi e consapevoli”, promosso dall’associazione P.A.R.S.

Alida Federico

Il ritorno al futuro dei pogrom

Con “G.” Howard Jacobson disegna una storia d’amore in un universo distopico con una tragedia sullo sfondo. Nitida la critica alle nuove forme di controllo dell’umanità

Salvatore Lo Iacono

Il ritorno al futuro dei pogrom

Come “G.” Howard Jacobson disegna una storia d’amore in un universo distopico con una tragedia sullo sfondo. Nitida la critica alle nuove forme di controllo dell’umanità

Salvatore Lo Iacono

I giovani agricoltori sostengono l'economia del Mezzogiorno

Per la prima volta dopo decenni, secondo il Rapporto Ismea Svimez sull'agricoltura meridionale presentato a Montecitorio, il 2015 ha segnato un anno di svolta per il Sud che è cresciuto più del resto del Paese