Rubrica



Il perdono strumento di crescita, convegno al Gonzaga

Il tema del perdono sarà al centro di una giornata di studio che si terrà il 16 febbraio, a partire dalle 16, al campus Gonzaga di Palermo. Nell’incontro sono coinvolte le figure professionali che si occupano di formazione permanente nel campo della salute e della scuola.


Angelo Meli, il siciliano che viveva in fretta

Dicono di noi siciliani che amiamo fare le cose lentamente senza troppa fretta, ma allora non eri siciliano. Angelo, te ne sei andato troppo in fretta. Talmente in fretta che non mi hai nemmeno salutato.

Giuseppe Martorana

Integrazione e promozione della cittadinanza attiva tra i giovani

Si è da concluso il progetto “Cooperazione per l'integrazione giovanile” (Co4You), finanziato con fondi europei nell’ambito del programma Erasmus Plus e promosso dal Centro Pio La Torre insieme ad altri partner.

Alida Federico

La trattativa ci fu ma “a fin di bene”

Nino Di Matteo e Saverio Lodato hanno scritto un libro dal titolo “Il colpo di spugna”, sottotitolo “Trattativa Stato-Mafia, Il processo che non si doveva fare”, edito da “Fuoriscena”. Il libro costituisce un prezioso documento che testimonia non solo le fasi del processo nei suoi tre gradi di giudizio, ma anche – cosa molto rilevante – tutto quanto è avvenuto fuori dal processo.

Elio Collovà

Cittadinanza attiva strumento di inclusione per tanti giovani

Sono oltre cento le scuole italiane partecipanti al “Progetto educativo antimafia” del Centro studi Pio La Torre che riceveranno la ricerca sui temi della cittadinanza attiva e l’inclusione, diffusa nell’ambito del progetto “Cooperazione e integrazione”. La ricerca sarà presentata il 27 aprile presso il liceo Vittorio Emanuele II di Palermo.

Gilda Sciortino

Mario Francese, il cronista col taccuino scomodo testimone antimafia

C’è una foto di Mario Francese, scomodo testimone di verità, che ha una grande forza simbolica. Lo riprende con il taccuino in mano mentre annota le parole di un testimone. La foto evoca una pratica che ci riporta al tempo in cui i giovani cronisti svolgevano nelle redazioni un apprendistato fondamentale di forte impegno etico e civile.

Franco Nicastro

Il Giorno della civetta, la mafia e la Sicilia negli anni Cinquanta

Il Giorno della Civetta di Leonardo Sciascia è un romanzo di grande importanza poiché per la prima volta in un’opera letteraria viene affrontato il tema della mafia in una prospettiva non apologetica.


La corruzione in Italia, una pratica indisturbata tra riforme e controriforme

Le politiche dell’esecutivo e della maggioranza di destra estrema che lo sostiene stanno producendo, scrive Alberto Vannucci in un articolo su Libera informazione che qui viene ripreso, le condizioni per una pratica indisturbata e impunita di svariate forme di “abusi di potere per fini privati”, ben presto non più perseguibili come reati dalla magistratura, né segnalabili dalla stampa, e perciò non più riconoscibili dall’opinione pubblica.

Alberto Vannucci

Disuguaglianze, le fortune dei super ricchi spinte dalle nuove povertà

“Nel mondo uno scenario sempre più inquietante si sta facendo strada: da una parte, miliardi di persone sono costrette a sopportare il peso di epidemie, inflazione, guerre e, dall’altra, un ristretto gruppo di individui dalle enormi ricchezze sta moltiplicando le proprie fortune a ritmi intensi”.

Scenari inquietanti nel rapporto Oxfam | Pino Scorciapino

Abuso d’ufficio, l’abrogazione che non fa bene alla giustizia

La Commissione giustizia del Senato, presieduta da Giulia Bongiorno, ha votato l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, regolato dall’articolo 323 del codice penale. Lo ha fatto con buona pace per gli amministratori pubblici – a cominciare dai sindaci – che finalmente potranno adesso firmare gli atti amministrativi, anche quelli più temerari o bordeline, senza dover temere che qualche procuratore della Repubblica, eccessivamente attento, li metta sotto accusa.

Elio Collovà

Arriva la legge bavaglio che frena l'informazione

La chiamano tutti “legge bavaglio”. Ed è il miglior sostantivo che poteva darsi a una legge che volutamente impedisce di esercitare la democrazia nel nostro Paese. Ma tutto sommato dovevamo aspettarcelo. In fondo una legge del genere rientra perfettamente nel programma di un governo il cui principale obiettivo è quello di evitare che i cittadini vengano informati.

Elio Collovà

Mattarella, carte in regola e dialogo con il Pci per mettere la mafia alla porta

Si ricorda sempre, soprattutto ai giovani, che per comprendere il presente occorre conoscere il passato. Piersanti Mattarella, ucciso 40 anni fa, era stato protagonista di una svolta politica che faceva leva sul metodo delle "carte in regola" e sul dialogo con il Pci per mettere la mafia fuori dalla porta.

Vito Lo Monaco