Rubrica

Come non condividere le preoccupazioni e le considerazioni che il presidente Emilio Miceli ha espresso in piena estate sul sito web del Centro Pio La Torre? Non è un caso che l’invito a questa riflessione collettiva parta da qui.
Mario Ridulfo (segretario generale Cgil Palermo)

Per decenni, perseguire interessi particolari contro quelli generali è stata a Palermo la regola: «Devo liberarmi di un materasso? Lo abbandono per strada».

La lettura degli interventi di Franco La Torre e di Emilio Miceli stimola una profonda riflessione sul tema della legge Rognoni-La Torre. Proprio in un periodo in cui si avvicina sempre più il rischio che quella legge venga cancellata – o resa ininfluente – per mano dell’attuale governo autocrate.
Elio Collovà

Nel Paese è in corso un palese e continuo indebolimento di tutte le norme che sono state concepite per contrastare la mafia, per limitare la sua capacità di penetrazione nell’economia troncando le sue connessioni con l’imprenditoria e con tutti quei settori dell’amministrazione, e della società, compiacenti, collusi, corrotti.
Alfio Mannino (segretario generale Cgil Sicilia)

Le riflessioni di Emilio Miceli e di Franco La Torre possono aprire un dibattito di cui si sente la necessità, in un contesto in cui nel movimento antimafia si registrano lacerazioni e contrasti fino alla litigiosità. Dobbiamo imparare a discutere e confrontarci, se non vogliamo annegare in un pantano.
Umberto Santino (Centro Impastato - No mafia Memorial)
Le riflessioni di Emilio Miceli e di Franco La Torre possono aprire un dibattito di cui si sente la necessità, in un contesto in cui nel movimento antimafia si registrano lacerazioni e contrasti fino alla litigiosità. Dobbiamo imparare a discutere e confrontarci, se non vogliamo annegare in un pantano.
Umberto Santino (Centro Impastato - No mafia Memorial)

Ottanta anni fa a Casteldaccia, nella notte tra il 5 e 6 agosto, fu ucciso dalla mafia Andrea Raia, la prima delle 47 vittime innocenti del movimento contadino siciliano del secondo dopoguerra.
Vito Lo Monaco

La legge Rognoni-La Torre è stata innovativa per due aspetti specifici: il reato di associazione mafiosa e le misure patrimoniali di sequestro e confisca. Queste misure hanno fornito agli operatori di polizia e giustizia strumenti efficaci per combattere le mafie. Tuttavia, oggi questa eredità necessita di un aggiornamento.
Ernesto Ugo Savona (direttore di Transcrime,Università Cattolica, Milano)

Dopo tanti anni di silenzio e di grossolana propaganda, dopo una stagione di insopportabile retorica, finalmente c'è qualcuno che vuole ritornare a parlare di Antimafia con un po' di sapere.
Attilio Bolzoni
41 anni fa erano uccisi Rocco Chinnici, gli uomini della scorta e il portiere del condominio dove abitava la famiglia di Chinnici e dal quale il magistrato ogni mattina si recava all’ufficio istruzione del tribunale di Palermo di cui era capo.
Vito Lo Monaco

Mentre nella coscienza di massa, specialmente dei giovani, è netta la ripulsa della mafia e dei suoi tentativi di condizionare la politica e la società, le organizzazioni che si occupano di lotta all’illegalità appaiono sempre più divise su linee di frattura non sempre comprensibili.
Franco Garufi

Sono stato sollecitato a intervenire da Emilio Miceli, attuale presidente del Centro Pio La Torre, che qualche giorno fa ha aperto con un suo testo sul sito del Centro un confronto sulla politica antimafia in Italia. È noto a tutti che si tratta di un apparato molto vasto, articolato e incisivo.
Antonio La Spina