Rubrica



Contro la droga nel ricordo del “giudice ragazzino”

Una tre giorni a Petralia Sottana per ricordare il 'giudice ragazzino' Rosario Livatino, a 34 anni dal suo assassinio per mano mafiosa avvenuto il 21 settembre 1990 lungo la strada statale 640 che da Canicattì porta ad Agrigento. L'iniziativa si chiama "No alla droga".

Alida Federico

L’antimafia oggi tra cambio di clima politico e verità storica

Emilio Miceli inizia la sua attività di presidente del Centro Pio La Torre con una analisi dello stato di salute del movimento antimafia e dell’attuale clima politico istituzionale, alla luce ed in coerenza con le intuizioni ed azioni politiche culturali di Pio La Torre e della attività del Centro

Leoluca Orlando

L’ombra della P2 di Gelli su riforme e “democrazia illiberale” / 2

Del “Piano” di Licio Gelli va studiato il testo per capire se e quanto dei suoi propositi sia stato attuato o stia per vedere la luce. Una lettura comparata e attualizzata dunque: man mano che si legge il documento confrontarne i contenuti con quanto sta accadendo adesso, fermo restando che dal suo ritrovamento sono trascorsi 43 anni e ben più tempo da quando è stato scritto.

Pino Scorciapino

A chi giovano gli attacchi che indeboliscono la legislazione antimafia

Cui prodest? A chi conviene attaccare e demolire l’impianto della legislazione antimafia?
In realtà gli attacchi ci sono sempre stati. Nel corso degli anni abbiamo assistito a tentativi mai riusciti di mettere in discussione gli strumenti principe della lotta alle mafie.

Giuseppe Bascietto

Sit in di solidarietà a Palermo per la procuratrice dei minori

Un sit in di solidarietà per Claudia Caramanna, la procuratrice presso il tribunale dei minori di Palermo, minacciata per la sua attività.


Addio a Nicola Boccadutri, protagonista di una stagione memorabile

Il tratto distintivo di Nicola Boccadutri era la cortesia, la capacità di affrontare serenamente, argomentando nel merito ma senza mai esasperare i toni, anche le discussioni più complesse.

Franco Garufi

Un orizzonte sociale per la lotta alla mafia

Il dibattito inaugurato dal nuovo presidente del Centro Pio La Torre, Emilio Miceli, è una boccata d’aria fresca come ha già scritto fra gli altri Attilio Bolzoni. Sulla storia e sull’attualità della lotta alla criminalità organizzata abbiamo infatti visto conflitti ferocissimi quanto sterili

Fausto Melluso (presidente Arci Palermo)

L’ombra della P2 di Gelli su riforme e “democrazia illiberale” / 1

Incredibile come nel giro di qualche decennio il significato di una parola possa capovolgersi. Prendiamo due termini: “futuro” e “riforme”. Del primo erano pieni, con convinzione ed enfasi, programmi, comizi e discorsi. Oggi il futuro del mondo, al contrario, ci atterrisce.

Pino Scorciapino

Non solo cerimonie, una rete per l'antimafia sociale

Come non condividere le preoccupazioni e le considerazioni che il presidente Emilio Miceli ha espresso in piena estate sul sito web del Centro Pio La Torre? Non è un caso che l’invito a questa riflessione collettiva parta da qui.

Mario Ridulfo (segretario generale Cgil Palermo)

Pubblico e privato insieme per la rinascita di Palermo

Per decenni, perseguire interessi particolari contro quelli generali è stata a Palermo la regola: «Devo liberarmi di un materasso? Lo abbandono per strada».


Quella fronda di detrattori che spinge all’indietro le misure preventive

La lettura degli interventi di Franco La Torre e di Emilio Miceli stimola una profonda riflessione sul tema della legge Rognoni-La Torre. Proprio in un periodo in cui si avvicina sempre più il rischio che quella legge venga cancellata – o resa ininfluente – per mano dell’attuale governo autocrate.

Elio Collovà

Il disegno politico che mina la legislazione antimafia

Nel Paese è in corso un palese e continuo indebolimento di tutte le norme che sono state concepite per contrastare la mafia, per limitare la sua capacità di penetrazione nell’economia troncando le sue connessioni con l’imprenditoria e con tutti quei settori dell’amministrazione, e della società, compiacenti, collusi, corrotti.

Alfio Mannino (segretario generale Cgil Sicilia)