Lo Monaco, “La Torre costruttore di democrazia”
Società | 15 marzo 2025

Pio La Torre fu un costruttore della democrazia. Il giudizio politico di Vito Lo Monaco segue la rivisitazione delle fasi cruciali della vita del segretario siciliano del Pci ucciso nel 1982. Lo Monaco, presidente emerito del centro studi intestato a La Torre, è intervenuto con l’avvocato Antonio Malaguarnera e il magistrato Ottavio Sferlazza a un confronto, moderato da Piergiacomo La Via, che si è tenuto a Nicosia nell'ambito di una rassegna culturale organizzata da Aldo La Ganga.
Il filo degli interventi è stato quello del libro “Pio La Torre” (collana “Siciliani”) edito da Flaccovio di cui Lo Monaco è autore con il giornalista Vincenzo Vasile. “Abbiamo ripercorso la vita di Pio – ha detto – prima come ragazzo povero di borgata, poi come promotore di lotte sociali e contadine, dirigente del Pci e organizzatore delle manifestazioni per la pace, un tema che oggi ha una grande attualità”.
Nell’uccisione di La Torre è chiara, per Lo Monaco, la natura politico-mafiosa. Il delitto va inquadrato in un contesto nel quale è ancora oggi possibile riscontrare lo "storico perdurare del rapporto tra mafia e politica". La ragione di vita di La Torre era la lotta ai poteri criminali, la difesa della democrazia, la pacifica convivenza tra i popoli e quindi il rifiuto della logica delle guerre, il riscatto della Sicilia. La serata era stata aperta da un momento musicale a cura di Mariangela Di Pasquale. Dopo alcuni interventi del pubblico si è conclusa con la proiezione del docufilm dedicato a Pio La Torre “Adesso tocca a noi” con la regia di Walter Veltroni che ha mandato un messaggio personale.
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