Rubrica
Per una rifondazione dell’antimafia
Le riflessioni di Emilio Miceli e di Franco La Torre possono aprire un dibattito di cui si sente la necessità, in un contesto in cui nel movimento antimafia si registrano lacerazioni e contrasti fino alla litigiosità. Dobbiamo imparare a discutere e confrontarci, se non vogliamo annegare in un pantano.Umberto Santino (Centro Impastato - No mafia Memorial)
Per una rifondazione dell'antimafia
Le riflessioni di Emilio Miceli e di Franco La Torre possono aprire un dibattito di cui si sente la necessità, in un contesto in cui nel movimento antimafia si registrano lacerazioni e contrasti fino alla litigiosità. Dobbiamo imparare a discutere e confrontarci, se non vogliamo annegare in un pantano.Umberto Santino (Centro Impastato - No mafia Memorial)
Raia, la prima vittima dell’attacco al movimento contadino siciliano
Ottanta anni fa a Casteldaccia, nella notte tra il 5 e 6 agosto, fu ucciso dalla mafia Andrea Raia, la prima delle 47 vittime innocenti del movimento contadino siciliano del secondo dopoguerra.Vito Lo Monaco
Legge Rognoni-La Torre, eredità da aggiornare
La legge Rognoni-La Torre è stata innovativa per due aspetti specifici: il reato di associazione mafiosa e le misure patrimoniali di sequestro e confisca. Queste misure hanno fornito agli operatori di polizia e giustizia strumenti efficaci per combattere le mafie. Tuttavia, oggi questa eredità necessita di un aggiornamento.Ernesto Ugo Savona (direttore di Transcrime,Università Cattolica, Milano)
Tutte le ombre della campagna contro le misure antimafia
Dopo tanti anni di silenzio e di grossolana propaganda, dopo una stagione di insopportabile retorica, finalmente c'è qualcuno che vuole ritornare a parlare di Antimafia con un po' di sapere.Attilio Bolzoni
Chinnici, il giudice che esplorò il sistema dei rapporti tra mafia e potere
41 anni fa erano uccisi Rocco Chinnici, gli uomini della scorta e il portiere del condominio dove abitava la famiglia di Chinnici e dal quale il magistrato ogni mattina si recava all’ufficio istruzione del tribunale di Palermo di cui era capo.Vito Lo Monaco
Le fratture che indeboliscono il movimento antimafia
Mentre nella coscienza di massa, specialmente dei giovani, è netta la ripulsa della mafia e dei suoi tentativi di condizionare la politica e la società, le organizzazioni che si occupano di lotta all’illegalità appaiono sempre più divise su linee di frattura non sempre comprensibili.Franco Garufi
Le potenzialità della politica antimafia
Sono stato sollecitato a intervenire da Emilio Miceli, attuale presidente del Centro Pio La Torre, che qualche giorno fa ha aperto con un suo testo sul sito del Centro un confronto sulla politica antimafia in Italia. È noto a tutti che si tratta di un apparato molto vasto, articolato e incisivo.Antonio La Spina
Misure antimafia attuali ma ora serve aggiornare tecniche e strategie
L’intervento di Emilio Miceli su questo sito offre stimoli alla riflessione e chiede l’assunzione di una responsabilità collettiva nell’azione antimafia, a tutti i livelli, sociale, politico e istituzionale.Franco La Torre
Abuso d’ufficio abolito, ora la corruzione in corsia preferenziale
Sono tanti i casi tipici di corruttela – da Ciancimino in avanti – dei quali la magistratura si è dovuta occupare, ottenendo esemplari condanne per i colletti bianchi e per altri funzionari e dirigenti della cosa pubblica.Elio Collovà
Cosa c’è dietro l’attacco politico alle “specialità" della legge La Torre
Al movimento antimafia di Palermo serve costruire una piattaforma condivisa sul “qui ed ora”, poiché sono legittime le preoccupazioni di un assalto generalizzato da parte del Governo all’insieme degli strumenti di legge che hanno permesso a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme a tanti altri magistrati, di istruire i grandi processi a Cosa nostra, incarcerare migliaia di mafiosi e colpire i loro patrimoni.Emilio Miceli
Letture in spiaggia, in memoria di libri e giornali
Un assassino maramaldeggia nelle spiagge. Tutt’altro che sconosciuto, non si nasconde. Piuttosto imperversa. Si chiama smartphone. Le sue vittime? I libri e i giornali, la cosiddetta carta stampata.Pino Scorciapino