Rubrica
A Casa Sciascia sezione
di studi economici
dedicata ad Angelo
A un anno dall’improvvisa scomparsa, il giornalista e fondatore della testata “Asud'europa”, Angelo Meli, sarà ricordato alle 16:30 di sabato 28 settembre a Racalmuto.
La ritualità non fa
crescere l’antimafia
Hanno un “fresco profumo…” le analisi di Emilio Miceli, nuovo presidente del Centro Pio La Torre, di Franco La Torre, di Umberto Santino e gli altri contributi ricchi di riflessioni. Contributi che denunciano in modo esaustivo i tentativi di ridimensionamento o addirittura l’abrogazione della legislazione antimafia.
Brizio Montinaro
Angelo Meli un anno dopo, un impegno che continua
L’inaugurazione (sabato 28 settembre) di una sezione di studi economici presso Casa Sciascia a Racalmuto e la sua intitolazione al giornalista Angelo Meli, scomparso un anno fa, è un riconoscimento rilevante del ruolo svolto durante trentasei anni di giornalismo.Vito Lo Monaco
Le controriforme rafforzano le capacità corruttive delle mafie
Il dibattito avviato dal contributo del presidente del Centro Pio La Torre si è incentrato sulle preoccupazioni derivanti da un prefigurato indebolimento dell’impianto antimafia faticosamente – e drammaticamente – costruito negli ultimi quattro decenni.Alberto Vannucci (Università di Pisa)
L'Italia investe meno
sull'istruzione superiore
L'Italia investe nell'istruzione il 4% del Pil, con una spesa pro-capite per studente pari a 12.760 dollari. Valori al di sotto della media Ocse che si attesta quasi al 5%, con un impiego pro-capite medio per alunno pari a 14.290 euro. Al cronico esiguo finanziamento del nostro sistema di istruzione si affianca anche una controtendenza rispetto agli altri Paesi Ocse.
Alida Federico
Si allontana la memoria del prete ucciso a Casteldaccia
A distanza di circa un mese e a seguito di alcune affermazioni echeggiate anche nella seduta del Consiglio comunale di Casteldaccia del 5 agosto 2024 desidero contribuire, da cittadino, collaboratore parrocchiale e studioso, a fare chiarezza sul "caso padre Modica".Giuseppe Canale
La legge Rognoni-La Torre compie 42 anni
Intervista di Emilio Miceli a "Collettiva"
Il messaggio di La Torre: lotta per lavoro, pace e legalità. Per Emilio Miceli, neo presidente del Centro intitolato al sindacalista e politico ucciso dalla mafia, nel suo pensiero le linee guida dell’impegno di oggi.
Intervista di Roberta Lisi ad Emilio Miceli per
Il patrimonio confiscato può diventare una grande risorsa di sviluppo per il nostro Paese?
La proposta del Presidente del Centro Pio La Torre, Emilio Miceli, di rilanciare il movimento antimafia a Palermo con la costruzione di una piattaforma condivisa sul “qui ed ora”, la condivido pienamente, così come la sua preoccupazione più che fondata quando dice che „Il cuore dell’assalto è la “specialità” della legge La Torre. Ritengo che l’attacco è in atto già da tempo che non è solo politico e che nell’ultimo anno abbia subito un’accelerazionee naturalmente nel mirino ci stanno i beni confiscati .
Rosa Laplena
Cosa nostra invisibile ma strumenti antimafia irrinunciabili
La preoccupazione di Emilio Miceli, presidente del Centro studi Pio La Torre, sul pericolo che tutte le conquiste fatte in tema di misure di contrasto alla mafia possano essere vanificate dal governo Meloni ha una sua validità e una drammatica attualità. Ciò è possibile perché da tempo, da tanto tempo, il tema mafia è uscito dall’agenda politica e giornalistica.Enzo Ciconte (docente di Storia delle mafie all'università di Pavia)
Anche a scuola diseguaglianze tra Nord e Sud
In Italia solo due bambini su cinque della scuola primaria hanno accesso al tempo pieno, mentre meno della metà degli alunni della primaria e secondaria può utilizzare una palestra o una mensa.Alida Federico
Sistema mafia, tutti i limiti dei cicli legislativi
Sono molteplici e inimmaginabili le ricadute di carattere economico del “sistema mafia”, sulla comunità, derivanti dalle specifiche dinamiche economiche dell’organizzazione mafiosa. La risposta dello Stato è stata espressa da cicli legislativi che però presentano tanti limiti.Elio Collovà
Tanti beni confiscati, perché è necessario usarli e valorizzarli
Un bene confiscato abbandonato è una sconfitta dello Stato (in tutte le sue articolazioni) nell’azione di contrasto alle mafie e un affronto a tutti quegli uomini e donne che hanno lottato nella fase di sequestro e confisca dei patrimoni mafiosi.Giovanni Allucci Ad dell'agenzia Agrorinasce