Rubrica



La stagione stragista di Cosa nostra, 25 anni di buio e depistaggi

Era il 1992 quando le bombe di Capaci e via D'Amelio sancirono la svolta nei rapporti tra mafia e politica. E' da 25 anni che attendiamo, inutilmente, la verità. Invece, un quarto di secolo, raccontiamo una storia scritta col sangue a cavallo tra due secoli, il ventesimo e il ventunesimo. Ancora oggi, su quella che venne definita la stagione stragista di Cosa nostra, non si è ancora fatta piena luce. Ma nostro dovere è ricordare, non dimenticare, non abbassare mai la guardia in questa guerra contro la mafia che non finisce mai.

Giuseppe Martorana

Il racconto del mondo attraverso le foto di Ferdinando Scianna

Fino al 30 luglio presso le sale di Forma Meravigli di Milano, la mostra “Istanti di luoghi” con fotografie in bianco e nero a cura di Alessandra Mauro


La 'ndragheta impoverisce le casse della Cgil

Uno studio dell'università Bocconi di Milano quantifica il danno economico subito dall'organizzazione sindacale in ragione dell'attività criminale espletata nella regione. La criminalità non produce solo effetti di intimidazione e di pressione sociale che vanno a detrimento della libera iniziativa sindacale, ma determina anche un danno diretto in termini di minor numero di iscritti alle imprese e perciò di minori entrate da deleghe sindacali.

Franco Garufi

I mille volti della diversità in (Uno Studio) Sui generis a Catania

Testo e mise en espace di Pamela Toscano sui diritti di genere a Palazzo degli Elefanti, Salone Bellini, sino al 14 maggio


Raccontare Cosa Nostra dal tempo delle stragi, seminario a Palermo

Confronto con gli studenti del Laboratorio di Sociologia della criminalità e del Master in Analisi Prevenzione e Contrasto della Criminalità organizzata di Pisa

Alessandra Dino

La morte di Valentino Parlato, testimone del Novecento

Una vita di lotta per la Sinistra e il Manifesto, ha rappresentato una voce critica dall’espulsione dal Pci all’ultimo editoriale


Portella della Ginestra, una strage ancora da spiegare

Avrebbe dovuto essere la Festa della libertà ritrovata dopo il ventennio fascista. Invece il primo maggio di settant’anni anni fa, fu teatro di un eccidio. E il primo grande mistero di Stato.


Lo Monaco: la memoria si traduce in impegno antimafia

L'intervento del presidente del Centro Pio La Torre alla manifestazione per i 35 anni dall'omicidio del leader comunista che si è svolta al Teatro Biondo di Palermo alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.


L'ottimismo dei ragazzi a Palermo: la mafia finirà

“Noi che siamo giovani, molti di noi solo quest’anno hanno compiuto i diciotto anni, speriamo di assistere nel corso della nostra vita alla fine della mafia”. Questo l’auspicio di Daniele Minneci, dell’Ipssar “F.P. Cascino" di Palermo, uno dei tremila ragazzi che hanno partecipato al questionario sulla percezione mafiosa condotta dal Centro Pio La Torre tra gli studenti italiani coinvolti nel Progetto Educativo Antimafia promosso dal Centro Studi, durante la manifestazione in ricordo del 35° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Davide Mancuso

Charlie e Harry, scene da un matrimonio di fatto

Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, diretti da Roberto Valerio, in “Quei due” di Charles Dyer (dal Quirino di Roma al Manzoni di Milano)

Angelo Pizzuto

Alimena è il comune con la maggiore propensione agli investimenti

Il rapporto di Openbilanci.it prende in esame la parte di spese che le amministrazioni locali decidono di dedicare a progetti di lungo termine per lo sviluppo del territorio, ovvero le spese in conto capitale

Melania Federico

I ragazzi puliscono la lapide di Pio La Torre e Rosario Di Salvo a Palermo

La scritta è stata rimessa a nuovo dagli studenti delle tre scuole che l'hanno adottata: l'elementare "Ragusa-Moleti", l'IIS Vincenzo Ragusa-Otama Kiyohara, Filippo Parlatore e l'ITET "Pio La Torre".