Rubrica
Il terremoto del Belice, dopo 50 anni torna la paura
Angelo Meli
La breve esperienza dei ragazzi di vita torna in scena
Angelo Pizzuto
Taglio dei contributi regionali, il Centro Pio La Torre farà ricorso
Presentata istanza di accesso agli atti che hanno portato all'assegnazione di soli 16.800 euro, una cifra enormemente inferiore rispetto agli 80 mila euro assegnati per il 2017 dalla Commissione valutatriceGoverni nuovi e debiti vecchi, il falso scoop di Musumeci
Franco Garufi
Sogno di una notte di mezza estate a Bicocca, Catania
Franco La Magna
Antimafia in crisi, la Regione taglia il Centro Pio La Torre
A chiusura d’anno, dopo aver svolto il programma d’iniziative presentato per il 2017, al Centro Pio La Torre sono stati azzerati i contributi regionali dovuti perchè previsti in un bando pubblico. Vorremmo conoscere le motivazioni di tale misura penalizzante e sapere dall’attuale governo e da quello precedente che l’ha predisposta cosa pensano che il Centro Pio La Torre, dopo 32 anni di attività, non debba o possa fare o in cosa abbia sbagliato. Numerosi gli attestati di solidarietà. Le attività del centro, nonostante i tagli pesanti, non si fermeranno: ecco i prossimi appuntamentiFilumena Marturano secondo D’Abbraccio e Gleijeses
Angelo Pizzuto
Le calamità che ci aspettano e le priorità della Sicilia
Auguri alle siciliane ed ai siciliani che, scampati al 2017, si chiedono cosa possa riservare loro l'anno che va a cominciare. Ecco un piccolo decalogoFranco Garufi
Nasce a Palermo il Comitato Europeo per la legalità e la memoria
Davide Mancuso
Immigrati e banche i problemi degli italiani nel 2017
Mafia, vogliono usare il caso Contrada per liberare Dell'Utri
Condannato in Cassazione a 7 anni, l'ex politico forzista è ora beneficiario di uno scatenamento di forze che mirano a far valere pure per lui la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha messo in crisi il concorso esternoGian Carlo Caselli
L'anno dei diritti negati e delle promesse mancate
La legislatura appena conclusa ci ha consegnato alcuni passi avanti sui diritti civili, dalle unioni civili al biotestamento, cedendo sullo Ius soli agli oppositori. Però, per i diritti del lavoro e il Welfare ci lascia un arretramento preoccupante che favorisce la rabbia sociale. Dubbi che la lenta crescita economica e il milione di posti di lavoro in più, in gran parte a tempo determinato, abbiano diminuito la percezione popolare invece di una smisurata crescita della disuguaglianza sociale e della povertà.Vito Lo Monaco