Rubrica
Beni confiscati, niente parenti nelle aziende tolte alla mafia
La Camera approva la riforma del Codice Antimafia, ora si va al Senato. Vietate pure le collaborazioni ai familiari dei giudici che assegnano gli incarichi. I proponenti: fare prestoLupo: diffidare dei magistrati con folla plaudente
Antonella Lombardi
Ivanov, alter ego di Cechov
Angelo Pizzuto
Saper vedere Pasolini
Danilo Amione
Allarme della Corte dei conti: Sicilia al collasso
I magistrati evidenziano il baratro su cui volteggia Crocetta: il deficit viaggia su 4,5 miliardi nel triennio 2016-2018. Il governo deve coprire 1,5 miliardi all'anno di solo deficit, oltre a spese correnti, compartecipazione alla spesa sanitaria, contributo alla finanza pubblica, co-finanziamento dei fondi Ue, vincoli del patto di stabilità, senza calcolare gli investimenti per lo sviluppo fermi al palo da troppo tempoDidattica antimafia, la mostra su Pio la Torre nelle scuole
L'iniziativa prevista nell'ambito del progetto "Giovani cittadini consapevoli, attivi e responsabili" si rivolge a 400 studenti tra i 16 e i 21 anni e ai ragazzi dell'area penale esterna del centro diurno Malaspina di PalermoAntonella Lombardi
Anche i parroci in rivolta contro il pizzo a Bagheria
Una lettera alla comunità è stata letta ieri nelle chiese della città dove 35 imprenditori si sono ribellati contro i loro estorsori. Plaude il vescovo Corrado Lorefice. Ecco il testo dell'appelloFormazione antimafia nei Comuni, intesa tra Anci e Centro Pio La Torre
La Riforma del Codice Antimafia approda alla Camera
Saranno riviste le norme che regolano la gestione dei beni confiscati. La legge tutela i terzi creditori, evita il fallimento delle aziende e tutela chi ci lavora: cioè colpisce gli fa gli illeciti e salvaguarda le attività che possono e devono continuare a stare nei territori: solo così lo Stato può vincereFrancesca Scaglione