Le ragioni dell’antimafia presidio delle norme volute da Pio La Torre

Società | 7 maggio 2025
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Un intervento di Emilio Miceli, presidente del centro Pio La Torre, ha aperto su questo sito un confronto molto stimolante sul futuro della legislazione e dei presìdi antimafia. Le riflessioni di studiosi, esperti, giornalisti, sociologi si sono sviluppate attorno a un punto cruciale: l’attacco politico alle norme con il pretesto che quegli strumenti sono ormai superati. Dal confronto che ne è seguito emerge invece la necessità di difendere la “specialità” della legislazione voluta da Pio La Torre indicata come l’esempio più avanzato dell’azione giudiziaria contro la mafia. Tutti gli interventi sono ora raccolti in un numero speciale di Asud’EuropaLe ragioni dell’antimafia – che può essere scaricato in fondo alla pagina.
“Tra i compiti del centro Pio La Torre – osserva Miceli – c’è quello di difendere e sviluppare il patrimonio legislativo e culturale del movimento antimafia. Dobbiamo trovare strumenti giuridici sempre più penetranti, a fronte dei nuovi campi dell’azione criminale che derivano dalla finanza e dal web in una forte interrelazione. Ma sappiamo anche che le mafie non abbandonano mai le più antiche e tradizionali forme di accaparramento delle risorse, pubbliche e private. Per questi motivi ci opponiamo, e tanti con noi, allo smantellamento dell’impianto giuridico che permise di infliggere la più grande sconfitta che Cosa nostra abbia mai subìto”.


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