Casteldaccia ritrova due opere di Piraino
Società | 28 aprile 2025

Il recente restauro dei due gruppi scultorei dell’artista Pietro Piraino - all’interno della “chiesetta” dedicata a Maria SS. del Rosario a Casteldaccia - sarà presentato venerdì 2 maggio, alle ore 17:00, in chiesa Madre. Le opere restaurate sono La Madonna del Rosario e La Crocifissione.
La discussione sarà introdotta da Giuseppe Canale, curatore dell'evento e autore di un breve saggio su Piraino. “A centoquaranta anni e più dalla sua nascita, e a settantacinque dalla sua morte - afferma Canale - questo restauro vuole essere sia un’occasione inaugurativa sia un modo per ricordarlo e celebrarlo: queste sue opere risentono della materia viva che le ha realizzate. All'evento interverranno Francesca Tomasello, nipote diretta di Piraino; Raffaello Piraino, artista e (già) docente di Storia del Costume e Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Palermo; i restauratori Arianna e Giuseppe Inguaggiato; don Salvatore Scardina, parroco pro tempore della parrocchia di Casteldaccia.
Pietro Piraino nasce a Casteldaccia il 2 maggio del 1882 da Giuseppe Piraino Bucalo e Maria Tomasello. Fin dalla sua giovinezza si concede la libertà di ritrarre col carbone, sulle pareti imbiancate a calce, santi, guerrieri e forme. Giovanissimo, entra di buon diritto all'Accedemia di Belle Arti di Palermo sotto la guida di Vincenzo Ragusa e Benedetto Civilletti.
Dopo il diploma si trasferisce a Roma dove, già dal primo momento, avrà un notevole successo. Un riconoscimento singolare è quello che lo vedrà, nel 1916, entrare a far parte dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma. A seguire tanti altri riconoscimenti che lo porteranno a pieno titolo a far parte del circolo artistico romano. Così, la sua vita, dedicata all'arte. Muore a Roma il 30 settembre del 1950.
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