A Bagheria un centro studi in nome dei giornalisti uccisi dalla mafia
Il prossimo 26 Gennaio saranno 38 anni dalla morte di Mario Francese, il cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979. Anche Bagheria vuole onorare la sua memoria con un’iniziativa speciale.
Alle ore 11 di giovedì 26 sarà infatti inaugurata e aperta al pubblico la «Casa di Giuseppe Francese» (via Sant'Isidoro Monte, 42/A), che diventa un centro giovanile di aggregazione e di documentazione sui giornalisti uccisi dalla mafia.
Giuseppe era il più piccolo dei figli di Mario Francese, si tolse la vita il 3 settembre del 2002, a 36 anni, segnato dalla vicenda del padre. La sua casa venne affidata dalla famiglia alla comunità parrocchiale di San Giovanni Bosco, per attività sociali rivolte ai ragazzi. Grazie a questo atto di generosità, oggi la «Casa di Giuseppe» diventa un centro di aggregazione per i giovani, uno spazio di incontro e di confronto ma, soprattutto, un centro di documentazione sui giornalisti uccisi dalla mafia.
Un momento importante che vedrà la partecipazione di Giulio Francese (giornalista, figlio e fratello di Mario e Giuseppe); di Riccardo Arena (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia); di padre Francesco Stabile (storico della Chiesa); e di don Francesco Galioto (parroco della chiesa di San Giovanni Bosco). Saranno presenti le associazioni che hanno dato vita a questo centro di aggregazione.
Infine alle 18.30 sarà celebrata una messa nella chiesa di San Giovanni Bosco, sempre a Bagheria.Ultimi articoli
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