A Palermo il record dei reati ambientali commessi in Sicilia
Società | 15 febbraio 2023
Palermo è la provincia dove si concentra il maggior numero di reati ambientali, ben 3.863, accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitaneria di porto dal 2017 al 2021, seguita da Catania (1.975) e da Messina, con 1.701 infrazioni. Mentre il settore in cui si registra il numero più alto di illeciti penali è quello contro la fauna: 5.604, di nuovo con Palermo in cima alla classifica (2.058), seguita ancora una volta da Catania e in questa classifica da Trapani. Sono soltanto due delle numerose istantanee del Rapporto Ecomafia 2022, presentato da Legambiente a Palermo, che fotografano l’impatto della criminalità contro l’ambiente nell’isola, aggredita da 16.852 reati, alla media di 3.370 illeciti ogni anno, con 15.834 persone denunciate, 162 ordinanze di custodia cautelare e 4.256 sequestri.
A sfregiare il patrimonio naturale della Sicilia sono, subito dopo quelli contro la fauna, i reati relativi al ciclo illegale del cemento (dalle cave illecite alle case abusive), che sfiorano “quota” 4.000 (esattamente 3.991). Questa volta a guidare la classifica su base provinciale (con l’esclusione dei dati del Carabinieri tutela ambiente, disponibili solo su base regionale) è Siracusa, seguita da Palermo e Messina.
Il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare si registra, invece, nel ciclo illegale dei rifiuti, dagli smaltimenti illeciti ai traffici: nel periodo 2017-2021 sono state ben 90. I dati disponibili su base provinciale vedono al primo posto come numero di reati ancora una volta la provincia di Palermo (496) seguita da Agrigento e Catania. La piaga degli incendi boschivi ha ridotto in cenere 203.109 ettari di boschi e patrimonio naturale, con Palermo al primo posto come numero di reati (738), seguita da Messina e Catania. L’ultima “fotografia” è quella relativa ai furti di opere d’arte: nel periodo 2017-2021 sono stati 203 quelli emersi grazie al lavoro delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto: un dato che colloca la Sicilia al settimo posto della classifica nazionale.
“Con l'iniziativa di oggi, - dichiara Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia - oltre a presentare anche in Sicilia i dati del Rapporto 2022, abbiamo fatto il punto su quello che è accaduto negli ultimi cinque anni nei diversi settori dell'illegalità ambientale nella nostra Regione. Una impressionante quantità di reati commessi ai danni della fauna e nelle aree naturali protette e la costante e preoccupante tendenza degli ecocriminali nei settori del ciclo illegale del cemento e nella gestione illecita del ciclo dei rifiuti. Il nostro plauso va, come sempre, alle forze dell'ordine per il costante lavoro di indagine e repressione che portano avanti”.
Hanno partecipato all’incontro di oggi: Enrico Fontana, responsabile Osservatorio nazionale ambiente e legalità Legambiente; Armando Plaia, direttore Dipartimento di Giurisprudenza di Unipa; Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia; Daniela Ciancimino, copresidente nazionale Centri di azione giuridica di Legambiente; Antonio Balsamo, presidente Tribunale di Palermo; Claudia Ferrari, sostituto procuratore della Repubblica di Palermo; Andrea Li Volsi, Comandante Centro anticrimine Natura Carabinieri di Palermo; Luciano Pischedda, capo Reparto operativo Direzione Marittima di Palermo; Nicola Silvestri, Capitaneria di porto di Palermo; Dario Smecca, Comando provinciale Guardia di Finanza di Palermo; Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente.
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