Elezioni, i boss ora puntano ai piccoli paesi
21 aprile 2016

Attenti alle realtà locali in vista delle elezioni amministrative perchè sono queste le «più appetibili» al «condizionamento» delle organizzazioni mafiose, tra le quali, In Lombardia, spicca la 'ndranghetà. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, a conclusione della due giorni della Commissione a Milano, dove ha incontrato i Rettori delle Università, i vertici delle forze dell'ordine e gli inquirenti impegnati nella lotta alla criminalità organizzata lancia un appello, «alle forze politiche perchè non si vince solo con un voto in più, ma con un voto pulito». Per Rosy Bindi, infatti, sono le amministrazioni locali quelle «più sensibili» al condizionamento delle organizzazioni mafiose e ne sono testimonianza i numerosi scioglimenti dei Consigli comunali, anche in Lombardia. «Bisogna fare attenzione anche alle liste civiche - ha aggiunto - che sono spesso segnale di novità, ma possono anche contenere persone a rischio». La Commissione ha illustrato i risultati di questa due giorni milanese in prefettura, alla presenza del prefetto, Alessandro Marangoni. Per la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, l'insediamento delle organizzazioni criminali è stato reso più facile dalla crisi economica e in Lombardia, in particolare per l'ndrangheta, si deve parlare non più solo di «infiltrazione» ma di «insediamento». «Alla luce delle inchieste in corso, ormai si deve parlare non più di sola infiltrazione ma di insediamento» con tanto di «riti di affiliazione» e di creazione di «locali» che hanno acquisito «autonomia» rispetto alla casa madre. La 'ndrangheta non si occupa più solo di «accaparramento degli appalti, ma è anche capace di insinuarsi e farla da padrone nell'economia privata». Sono inoltre frequenti «rapporti di complicità e omertà» con il mondo economico ma «le istituzioni hanno sperimentato un modello efficace di contrasto alle realtà mafiose. Un modello che avrà effetti anche nel dopo Expo», ha sottolineato Rosy Bindi. Così come un altro componente della Commissione, Franco Mirabelli, ha fatto rilevare «tutto il lavoro antimafia che è stato svolto a Milano per Expo, per cui sono stati costruiti protocolli che prevedono una progressione nelle modalità di intervento e che hanno consentito di svolgere un ottimo lavoro, anche in questi giorni, con le interdittive per escludere molte aziende dagli appalti. Il sistema di accesso ai cantieri si è rivelato moto efficace, perchè i controlli hanno funzionato». «Dalle audizioni svolte a Milano emerge che l'impegno continua e che la guardia non è stata abbassata neanche nella fase di smantellamento del sito, in cui possono verificarsi ancora infiltrazioni», ha concluso Mirabelli.
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