Nell'aula bunker un anniversario carico di tensioni
Nell’aula bunker dell’Ucciardone, dove si terrà la consueta iniziativa della memoria, ci saranno le massime autorità istituzionali, a partire dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e dal premier Giuseppe Conte, della magistratura e delle forze dell’ordine. Come hanno già annunciato il vice premier Matteo Salvini e il ministro della Pubblica istruzione Marco Bussetti, anche loro al bunker, dovrebbero incontrare in giornata la professoressa Rosa Maria Dell’Aria che sta ricevendo migliaia di attestati di solidarietà con iniziative in varie parti del Paese in suo sostegno. Alla cerimonia ci sarà anche il sindaco Leoluca Orlando che però ha fatto intendere di voler evitare contatti col ministro Salvini: «Ovviamente - dice - mi auguro che nessuno venga per fare comizi pre-elettorali, nel rispetto della memoria, del dolore e dell’impegno di Palermo contro la mafia e la cultura mafiosa». Per allentare le tensioni sul caso Sea Watch 3, invece tende la mano a Salvini il presidente dell’Anm Pasquale Grasso: "Se giovedì il ministro avrà interesse a parlare, sicuramente sono a disposizione come con ogni rappresentante istituzionale: le contrapposizioni tra popolo, politica, Stato, magistratura e cittadini dobbiamo lasciarcele alle spalle».
Hanno già preso le distanze dalla cerimonia, dicendo «basta alle passerelle», alcuni dirigenti di associazioni come Arci, Anpi, Centro Impastato, contrari alla presenza di Salvini. Arci e Anpi hanno organizzato una manifestazione alla casina «No mafia» a Capaci, da dove Giovanni Brusca avrebbe premuto il telecomando che fece detonare il tritolo che squarciò l'autostrada, nelle stesse ore di quella nell’aula bunker promossa dalla fondazione, e lo stesso sta facendo Giovanni Impastato, fratello di Peppino, a Cinisi nella casa memoria. Dopo le celebrazioni nel bunker, nel pomeriggio si muoveranno i cortei di #PalermoChiamaItalia: il primo alle 15.30 da via D’Amelio, il secondo alle 16 dall’aula bunker. Entrambi si ricongiungeranno sotto l’albero Falcone, in via Notarbartolo, per il silenzio, alle 17.58, l’ora della strage di Capaci.
Intanto sul fronte giudiziario, la Procura di Caltanissetta, nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Capaci, ha iscritto nel registro degli indagati il pentito catanese Maurizio Avola, sicario di Cosa nostra, e il boss Marcello D’Agata, uno dei luogotenenti di maggiore fiducia dello storico capomafia Benedetto Santapaola. E’ lo stesso Avola ad autoaccusarsi di avere avuto un ruolo nella fase preparatoria della strage. I verbali dei suoi interrogatori sono stati depositati nel fascicolo del processo 'Capaci bis'.
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