Trenta giorni e 100 lire, le pacifiste siciliane condannate 100 anni fa
Cultura | 17 febbraio 2023

ESTER RIZZO: TRENTA GIORNI E 100 LIRE (NAVARRA EDITORE, 148 PAGINE, 15 EURO)
Manifestavano contro la Grande Guerra. Erano donne, erano unite da un destino di solitudine ed erano mosse a un anno dall'inizio del primo conflitto mondiale dalla sensazione, diffusa tra la gente, che si trattasse di un sacrificio immane e immotivato.
Per questo vennero perseguite e condannate. "Trenta giorni e 100 lire" non è solo la pena (carcere e multa) decisa dal tribunale ma anche il titolo del libro di Ester Rizzo, edito da Navarra.
È la storia di un gruppo di pacifiste siciliane di oltre cento anni fa che nella forma del romanzo Ester Rizzo, una giornalista che ha già rievocato tante storie tragiche al femminile, ha ricostruito con una ricerca nell'archivio di Stato di Agrigento.
Le protagoniste sono Felicia e Caterina, affiancate nella ribellione da molte altre donne agrigentine, provenienti da Palma di Montechiaro, Ravanusa, Licata, Campobello di Licata.
Erano tutte accomunate dalla scelta, a quei tempi coraggiosa, di esprimere il loro aperto dissenso nei confronti di una guerra che stava affamando il Paese, ma soprattutto il meridione a cui venivano sottratte forze giovanili e grandi risorse.
Tra tante notizie terrificanti, come la nube di gas che uccise duemila uomini e le condanne dei tribunali militari che facevano fucilare i "disertori", Ester Rizzo ha recuperato anche tanti momenti della vita quotidiana attraverso i quali le donne contro la guerra riuscivano a testimoniare a viso aperto il loro impegno e la loro denuncia.
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