Rubrica

Abbiamo celebrato, come ogni anno, il sacrificio di Salvatore Carnevale, ucciso dai campieri mafiosi di Sciara, condannati prima e assolti poi, in un processo che vide in campo Sandro Pertini nella funzione di parte civile di Francesca Serio, la madre, e di Giovanni Leone a difesa degli imputati dell’omicidio.
Emilio Miceli
’Italia è passata dalla 46^ alla 49^ posizione nella classifica globale 2025 stilata da Reporters sans frontières sulla libertà di stampa. A determinare lo scivolone italiano sarebbero la minaccia delle “organizzazioni mafiose, in particolare nelle regioni meridionali” e quella rappresentata da “diversi gruppuscoli estremisti che esercitano violenze”.
Alida Federico

Da sola non potrà certo risolvere i problemi di genere, ma è un veicolo potente per mantenere alta l’attenzione e promuovere il cambiamento. La musica è sicuramente un linguaggio universale, capace di attraversare confini e culture.

“Guerra e desiderio di pace. La Sicilia nella crisi del 1943”, la più recente opera di Rosario Mangiameli è inserita, non a caso, nella collana L’antidoto che si ospita libri “che intendono decostruire e confutare interpretazioni e narrazioni prive di credibilità scientifica, ma che ormai fanno parte dell'immaginario pubblico e storiografico”.
Franco Garufi

Un intervento di Emilio Miceli, presidente del centro Pio La Torre, ha aperto su questo sito un confronto sul futuro della legislazione e dei presìdi antimafia. Le riflessioni di studiosi, esperti, giornalisti, sociologi si sono sviluppate attorno a un punto cruciale: l’attacco politico alle norme. Ne è emersa la necessità di difendere la “specialità” della legislazione voluta da Pio La Torre indicata come l’esempio più avanzato dell’azione giudiziaria contro la mafia. Tutti gli interventi sono raccolti in un numero speciale di Asud’Europa – Le ragioni dell’antimafia – che può essere scaricato da questo sito.
Progettavano una società libera dalla mafia. Nel suo messaggio per il quarantatreesimo anniversario del delitto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, indica il senso della testimonianza di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

Sono passati 43 anni dagli omicidi di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. È una delle date simboliche e tragiche, insieme ad altre, della democrazia e del movimento operaio. Pio la Torre ci riporta indietro nel tempo, alla storia del movimento operaio, ai suoi martiri, a partire da Portella delle Ginestre.
Emilio Miceli

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda Pio La Torre e Rosario Di Salvo, impegnati nella “costruzione di una società libera dal giogo mafioso e in cui a prevalere sia la legalità”. Il messaggio del capo dello Stato apre il quarantatreesimo anniversario del delitto.

La generazione delle ombre. Staremo a ragionare a lungo sugli avvenimenti di Monreale. Magari i carabinieri metteranno le mani e le manette sugli autori della strage e sui complici e confermeranno che tra vittime e assassini è impossibile trovare qualcuno che sia andato molto oltre l’inizio del secondo decennio di vita.
Daniele Billitteri

Si è trasferito solo di piano, in un locale certamente più spazioso, ma ha portato con sé il patrimonio di storia, esperienza, narrazione di lunghe lotte antimafia. È stato un pomeriggio di festa quello vissuto al Centro studi Pio La Torre con l’inaugurazione della nuova sede.
Gilda Sciortino

L’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo sarà ricordata mercoledì 30 aprile all’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo. Sarà messo in scena anche un lavoro teatrale: "Il tempo dei giusti e degli onesti".

Il recente restauro dei due gruppi scultorei dell’artista Pietro Piraino sarà presentato venerdì 2 maggio, alle ore 17:00, in chiesa Madre a Casteldaccia. Le opere restaurate sono La Madonna del Rosario e La Crocifissione.