Al catanese "Io ho denunciato" il Premio Starlight di Venezia

E' andato al film "Io ho denunciato"(2019) - prodotto dal catanese Antonio Chiaramonte, regia di Gabriel Cash, tratto dal libro di Paolo De Chiara e da lui stesso sceneggiato con la collaborazione di Enzo Guarnera (noto avvocato penalista del foro etneo ed ex deputato regionale) - il prestigioso Premio "Starlight Cinema International Award", risultato dunque vincitore alla 77.a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia per la categoria "Impegno Sociale". In lizza con altri 6 film l'opera è stata votata all'unanimità ed il premio è stato consegnato il 6 settembre nelle mani di Chiramonte (presidente di "CinemaSet") dallo stesso direttore artistico della Mostra Alberto Barbera. Sono previste proiezioni riservate agli studenti di tutte le scuole d'Italia e una distribuzione nelle sale commerciali, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione. L'opera è ispirata alla storia vera di un imprenditore siciliano che dopo anni di soprusi decide di denunciare i suoi aguzzini ed entra così nel piano di protezione in qualità di testimone di giustizia. Paura, smarrimento ,disperazione, una vita da recluso in un territorio sconosciuto, senza più contatti con la terra d’origine, con amici e parenti, sottoposto a continui trasferimenti da una città all’altra, l’uomo vede vacillare le sue certezze, scivola lentamente in una spirale infernale, ma nonostante tutto continua ad accusare, a testimoniare contro i clan mafiosi, provocando decine di arresti, dando alla vicenda umana un coinvolgente e serrato spessore emotivo. Emerge chiaramente la sostanziale differenza tra “testimoni di giustizia” (cittadini onesti che si ribellano al criminale potere mafioso) e “collaboratori”, impropriamente chiamati “pentiti”, spesso tali divenuti per motivi meramente opportunistici, primo tra tutti la riduzione della pena. Nel nutrito cast del film Dario Inserra, Simona Di Sarno, Matteo De Buono, Matteo Lombardi, Cristian Moroni, Marilù De nicola, Salvatore G.B. Grimaldi, Federico Baldini, Umberto Vita, Luca Mazzara, Roberta Conti, Rita Lo nardo, Federico Moro, Silvia Terriaca. “Sono molto orgoglioso di questo lavoro - ha commentato Antonio Chiaramonte - Con questo film inizia una serie di produzioni cinematografiche che esaltano gli eroi positivi della nostra società. Basta ai film e alle fiction che mettono al centro mafiosi e delinquenti, mitizzandone le gesta. È arrivato il momento di dare spazio a personaggi positivi: alle vittime che non si piegano alla malavita organizzata, ai magistrati e alle forze dell’ordine che con passione e impegno ogni giorno scendono in campo a favore della legalità, combattendo il male e mettendo a rischio la propria vita per il bene della comunità. Sono nato e sono vissuto a Catania. Sono stanco di vedere la mia terra presentata come luogo di mafia, dove le donne vestono sempre a lutto. La Sicilia è anche terra di tanta gente perbene, di persone che come il protagonista del mio film dicono no alla mafia. La Sicilia è anche terra di cultura, di musica e di arte”.
Lo scorso anno il film aveva già vinto il "Premio Legalità" (2019).
Ultimi articoli
Femminicidi, qualche ragionevole proposta
L’8 luglio dei ragazzi
che cercavano la libertàLo Monaco, la mafia
braccio armato
della classe dirigenteLa Sicilia cuore della lotta per la pace
Decreto sicurezza, il volto repressivo dello Stato
Brusca e gli altri, l’apporto prezioso dei pentiti
Caritas, cresce la povertà nel paese reale
Miceli alla procuratrice
minacciata: "Suo lavoro
sottrae ragazzi alla mafia"Stipendi bassi e i giovani laureati vanno via
Referendum in archivio, democrazia debole