Al Massimo «Le streghe di Venezia» di Philip Glass
Cultura | 26 aprile 2016

Giorgio Barberio Corsetti firma la regia de «Le streghe di Venezia», opera in due atti del contemporaneo Philip Glass, al debutto venerdì 29 aprile alle 20,30 al Teatro Massimo di Palermo. È una favola concepita per il Teatro alla Scala in forma di opera-balletto, che adesso torna in scena con un nuovo arrangiamento musicale e un nuovo allestimento che potenzia la parte teatrale della fiaba, popolata di streghe, orco, bambini-pianta, e un gran ballo nel palazzo delle streghe. In scena anche i Sei Ottavi, il gruppo musicale specializzato nella cosiddetta «musica a cappella». Destinata ai più giovani, proprio come agli adulti, la favola è ricca di testi scritti da Vincenzo Cerami. Sul podio Francesco Lanzillotta, giovane direttore d'orchestra che ha diretto quasi tutti i compositori viventi. «È un'opera piena di ritmo - ha detto - e alla partitura che offre spunti di musica minimalista, si sovrappongono le voci trattate in modo classico, 15 musicisti, con due sintetizzatori e cinque cantanti». La parte del leone probabilmente è affidata alla regia che, trattandosi di una favola, può scatenare la fantasia con i video e le proiezioni, che svelano i trucchi della messa in scena in diretta. «Le streghe - ha specificato Corsetti - rappresentano tutte le paure infantili e non, ma si capisce che ciò che non conosciamo fa paura, fino a scoprire che anche un orco può essere innocuo. Qui l'orco è un travestito, il salone di bellezza delle streghe opera tutte le sevizie possibili alle donne che vogliono depilarsi, e gli ortaggi, unici amici dei bambini, finiscono in padella. È uno spettacolo molto comico, che vede i bambini alle prese con le terribili prove iniziatiche, necessarie per la crescita». Tra gli interpreti Gabriella Costa, Gianluca Bocchino, Valeria Tornatore, Salvatore Grigoli e i bambini Riccardo Romeo e Carlotta Maestrini.
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