Business e finti paladini, ecco l’antimafia che fa ridere
Cultura | 5 novembre 2015

”Frammenti di un discorso antimafioso” di Gianpiero Caldarella è organizzato per 60 voci ordinate alfabeticamente. Alla stregua del suo illustre predecessore i ”Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes”, il libro è un compendio satirico su mafia e antimafia.Dal ritrovamento di una vecchia copia dei Fragments d'un discours amoureux in lingua originale, e da un primo nucleo di riflessioni postate sul blog "Scomunicazione", nasce Frammenti di un discorso antimafioso, tentativo di ridefinizione della questione mafia-antimafia in chiave satirica, cifra stilistica cara al Caldarella.L’autore è infatti giornalista e autore di satira, ha fondato e diretto il mensile Pizzino, premiato nel 2006 a Forte dei Marmi come migliore rivista satirica in Italia. E’ stato vicedirettore del settimanale di satira Emme, supplemento de l'Unità e poi caporedattore del settimanale Il Male di Vauro e Vincino, ha inoltre condotto con Santalmassi una rubrica di satira per Radio 24 dal 2007 al 2009.Scrivendo ad alta voce, come ai tempi in cui lavorava a Radio24, Gianpiero Caldarella raccoglie pareri sui primi frammenti e conferisce poco a poco una forma più organica, sulla base della sua visione della storia d'Italia e delle tante storie legate alla galassia mafia-antimafia. Il paradosso è sempre dietro l'angolo, qualcosa precipita, sembra essere proprio l'antimafia, quella d'apparato, quella scortata e foraggiata dalle istituzioni. Mentre l'antimafia sociale continua a fare il suo lavoro, con coerenza ed umiltà, quasi sempre senza denari, squilli di tromba o titoloni sui giornali.Con l’arma della satira Caldarella, già caporedattore de Il Male di Vauro e Vincino, rifonda un linguaggio antimafia che si allontana dai vecchi e consumati cliché, dove da una parte c'era lo Stato e dall'altro la mafia. Una prospettiva post-antimafiosa, scevra dalla retorica e dall'imbarazzo generato dal politicamente corretto.
L'autore: Gianpiero Caldarella è giornalista e autore di satira, ha fondato e diretto il mensile Pizzino, premiato nel 2006 a Forte dei Marmi come migliore rivista satirica in Italia. Vicedirettore del settimanale di satira Emme, supplemento de l'Unità e poi caporedattore del settimanale Il Male di Vauro e Vincino. Autore di una rubrica di satira per Radio 24 dal 2007 al 2009, nel 2007 vince il premio "Montanelli Giovani" e nel 2011 il premio giornalistico "Livio Zanetti".Per Navarra Editore ha pubblicato il volume Sdisonorata società e curato Le rughe sulla frontiera. Lampedusa: restiamo umani!
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