Dopo la strage di Lampedusa altri 15 mila morti in mare
«È insopportabile continuare ad essere testimoni delle morti in mare - ribadisce Milano - È fondamentale e urgente che l'Europa si impegni stabilmente a garantire vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito, per evitare così che decine di migliaia di bambini, donne e uomini continuino ad essere costrette a ricorrere ai trafficanti, subendo ogni tipo di violenza e mettendo a rischio la propria vita». Save the Children, impegnata in Italia dal 2008 in attività e interventi di sostegno e assistenza dei minori stranieri soli in arrivo via mare - poco meno di 1000 nel 2019, pari al 13% del totale dei migranti sbarcati - ha partecipato agli eventi organizzati dal Comitato 3 Ottobre in questi giorni con la conduzione di alcuni laboratori partecipati per gli studenti presenti da tutta Europa sull'Isola, incentrati sull'immedesimazione reciproca, la condivisione e l’integrazione tra adolescenti coetanei.
Ultimi articoli
Di taser si può anche morire
Teatro Grifeo di Petralia, una storia lunga 163 anni
Raia, primo delitto
politico-mafioso
del dopoguerraCosta, storia e morte
di un procuratore «rosso»Giustizia riformata, Costituzione demolita
Il racconto di Brusca sugli orrori
Femminicidi, la svolta e le nuove tutele
Rocco Chinnici, il padre
del pool antimafiaIl fenomeno Trump, l’immagine al potere
Cosa nostra e il ritorno
della zona grigia