Gli studenti stanno più ore sul web ma rendono di meno a scuola
Oltre quattro ore al giorno, tutti i giorni, trascorse davanti a pc, tablet e smartphone. Quasi trentuno ore a settimana collegati ad internet, di cui solo cinque e mezzo dentro le aule scolastiche e venticinque da casa e dai dispositivi portatili utilizzati fuori dalla scuola. Queste le ore dedicate dagli adolescenti italiani a chattare, a svagarsi e, si spera, a studiare sulla rete. I dati, provenienti da un approfondimento dell’OCSE sui test Pisa 2015 (Programme for International Student Assessment ) relativi alle competenze dei quindicenni in Lettura, Matematica e Scienze, mostrano come dal 2012 – il test Pisa ha cadenza triennale - i nostri giovani si sono sempre più internautizzati: tre anni fa erano “soltanto” diciassette ore e mezza a settimana quelle passate sul web, due ore e mezza al giorno, domeniche incluse. Ore, dunque, quasi raddoppiate tra le due rilevazioni prese in considerazione. E, nello stesso arco temporale, secondo i dati forniti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, la media europea è cresciuta, ma non con la stessa velocità: si è passati da ventuno a ventinove ore a settimana.
ADOLESCENTI E TEMPO TRASCORSO SU INTERNET
|
2012 |
2015 |
STUDENTI ITALIANI |
17,5 ore a settimana |
30,5 ore a settimana |
STUDENTI EUROPEI |
21 ore a settimana |
29 ore a settimana |
I nostri giovani, quindi, non solo hanno recuperato il gap digitale con i loro coetanei europei e non, ma li hanno anche superati: navigano sulla rete un’ora e mezza in più ogni sette giorni. Guardando alla “qualità” delle ore in rete, però, gli adolescenti degli altri paesi considerati sembrano spuntarla: navigano sei ore a settimana a scuola – i nostri giovani cinque ore e mezza – e ventitré in contesti extrascolastici – due ore in meno rispetto agli italiani.
La maggiore presenza sulla rete può
risultare positiva ai fini della didattica, ma, fino a quando i
metodi digitali non verranno utilizzati regolarmente, “è meglio
adottare - precisa l’OCSE - l’approccio coreano: trascorrere una
quantità moderata di tempo in internet e ancor meno nei giorni di
scuola”. Un invito che giunge anche sulla base delle prove, nelle
quali, ad esempio, gli studenti italiani si collocano in Scienze al
34° posto su settanta, con valori al di sotto della media OCSE . “Le
prove suggeriscono che gli studenti più connessi – puntualizza
ancora l’organizzazione con sede a Parigi – si comportano peggio
nelle prove Pisa, in particolare quando usano internet massicciamente
nei giorni di scuola”. Tra gli allievi con maggiori competenze in
Lettura, Matematica e Scienze vi sono i finlandesi che navigano in
rete circa ventotto ore e mezza a settimana, seguiti dai coreani.
Ultimi articoli
Le ombre che avvolgono
il delitto Dalla ChiesaDi taser si può anche morire
Teatro Grifeo di Petralia, una storia lunga 163 anni
Raia, primo delitto
politico-mafioso
del dopoguerraCosta, storia e morte
di un procuratore «rosso»Giustizia riformata, Costituzione demolita
Il racconto di Brusca sugli orrori
Femminicidi, la svolta e le nuove tutele
Rocco Chinnici, il padre
del pool antimafiaIl fenomeno Trump, l’immagine al potere