"Il Viaggio", due ragazzi migranti in scena al Massimo di Palermo
Cultura | 4 marzo 2016
«Il Viaggio», storia di due ragazzi migranti al Massimo di Palermo. Un dramma che è materia di cronaca, immagini che sono parte dell'attualità quotidiana tra allarmi, lutti, polemiche, speranze. Adesso il dramma dei profughi arriva per la prima volta in un teatro lirico, con la presenza e le voci di due giovanissimi migranti, la regia di un giornalista tedesco grande esperto di migrazioni e di Mediterraneo, la musica tradizionale araba e africana. Tutto questo è «Il Viaggio - la vera storia di due ragazzi che decidono di non morire», la nuova produzione del Teatro Massimo di Palermo che andrà in scena domenica 6 e lunedì 7 marzo, alle 11.30. I due protagonisti sono Malik Alali, arrivato dalla Siria e oggi residente in Danimarca, e Adam Hallafa, nato in Ghana, oggi a Lampedusa. Entrambi sono sopravvissuti a un viaggio lungo attraverso deserti e mare, tra carceri, mercanti di uomini, fame, sete. La regia è di Karl Hoffman e Alberto Cavallotti, la musica di Antonio Doro e Nabil Salameh. Le voci di Badara Seck del Senegal e di Nabil Salameh della Palestina. Con il quartetto d'archi del Teatro Massimo e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo, composto da bambini di tutte le comunità migranti della città (maestro del Coro Arcobaleno, Salvatore Punturo). Uno spettacolo che fa riflettere e fa commuovere. E che nasce nel Teatro della città la cui amministrazione ha approvato la «Carta di Palermo» per una radicale modifica della legge sulla cittadinanza e per il diritto alla mobilità come diritto della persona umana. «Un viaggio - dice Hoffman - che non prevede alberghi, ristori, divertimenti, ma che ha in palio la vita. Una storia che è insieme di disperazione e di speranza, perchè entrambe fanno muovere i passi nel deserto, fanno affrontare i viaggi sui barconi. Malik e Adam adesso sono vivi, e possono raccontare quello che hanno vissuto».
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