La città che non c’era. lo sviluppo di Palermo nel secondo dopoguerra

Mercoledì 27 novembre sarà presentato a Palermo il libro di Fabrizio Pedone “La città che non c’era. Lo sviluppo urbano di Palermo nel secondo dopoguerra”, edito da Istituto Poligrafico Europeo Casa Editrice, con la prefazione di Lidia Piccioni. La presentazione si terrà alle ore 17.00 all’Istituto Gramsci Siciliano (Via Paolo Gili, 4 - Cantieri culturali alla Zisa). Ne discuteranno con l’autore: Dario Carnevale (editore), Enzo Guarrasi (docente di Geografia all’Università di Palermo), Lidia Piccioni (docente di Storia Contemporanea alla Sapienza, Università di Roma).
Tra il 1943 e il 1971 l’area urbanizzata di Palermo si amplia da 600 a 5.000 ettari. È il cosiddetto “sacco di Palermo”, un’espansione edilizia incontrollata, che porta il capoluogo siciliano ad essere la città italiana con più vani inabitati in relazione a quelli edificati, mentre nei «catoi» del suo centro storico migliaia di persone rimangono relegate ad una vita di stenti. Una storia diventata un topos nel racconto della città, con i suoi momenti di climax, rappresentati dalla distruzione delle ville della Palermo del Liberty.
Il lavoro di ricerca dell’autore porta a un racconto a più voci che, pur senza sminuire le gravi responsabilità della politica e il pesante intervento di Cosa Nostra nella sistematica cementificazione dei giardini della Conca d’Oro, inserisce questa vicenda nel suo contesto storico, quello di una generale e corale corsa verso la modernità, che passa, qui come altrove in Italia, dalla separazione fisica dei ceti, che da verticale si fa orizzontale, creando zone che siano prova e certificazione dello status sociale acquisito o conquistato. Una storia che, depurata dal rimpianto per ciò che è stato perso e dalla facile individuazione di pochi responsabili, determina ancora l’identità contemporanea della città.
Fabrizio Pedone (Palermo, 1983), nel 2018 ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia contemporanea alla Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato articoli sul tema della Storia urbana e sociale della città di Palermo in «InTrasformazione, Rivista di Storia delle Idee», «Dimensioni e problemi della ricerca storica», «Italia contemporanea», «I quaderni del cepes», «Semestrale di studi e ricerche di geografia». Suoi contributi sono inseriti anche in Percepire la città tra descrizioni e omissioni, a cura di Salvatore Adorno, Giovanni Cristina e Arianna Rotondo (Scrimm, Catania, 2014) e in Raccontare, leggere e immaginare la città contemporanea / Raconter, lire et imaginer la ville contemporaine, a cura di Angelo Bertoni e Lidia Piccioni (Olschki, Firenze, 2018). È cofondatore e vicepresidente di Odd Agency.
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