La crisi falcia i redditi dei siciliani, aumentano gli indigenti

Palermo, Catania, Trapani ed Agrigento. Sono quattro le province siciliane nella top ten delle città in cui si sono registrati i maggiori cali nei redditi pro-capite 2016 rispetto a quelli del 2007. I dati emergono da un’analisi condotta dal Sole 24Ore sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Finanze. Crolla anche il numero dei contribuenti: a Messina si registra un -7.63%, a Palermo un -4.02%
Crollo dei redditi - Tra le città italiane il maggiore calo si è registrato a Prato con un -6.22%, seguito da Olbia Tempio (-5.24%) e Barletta Andria Trani (-4.68%). Al quarto posto Palermo con un reddito medio di 17.749 euro, in calo del 4.57% rispetto al 2017. Al quinto posto Catania dove si è registrato un calo del 4.12% e il reddito si attesta a 16.733 euro. Poco più giù, settimo posto per Trapani (14.957 euro e un calo del 3.92%), Nono posto per Agrigento (-3.17% e 14.174 euro di reddito).
Prestazioni negative anche per le altre cinque province siciliane: 17° posto per Caltanissetta (-2.79% e 14.910 euro), 19° per Siracusa (-2.37% e 16.502 euro), 37° per Ragusa (-1.91% e 14.252 euro), 40° per Enna (-1.84% e 14.188 euro), 51° per Messina (-1.23% e 16.804 euro).
I dati nazionali parlano di un calo generalizzato dei redditi registrato in due province su tre, in controtendenza Bolzano (+3.84%), Potenza (+2.82%) e Belluno (+2.69%). Bene anche Parma (+0.51%) e Lecce (+0.19%). Ma, in molti casi, emerge dall’analisi, l’aumento dei redditi medi non è dovuto a un reale incremento della retribuzione ma alla diminuzione dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi.
Ragusa la più povera – Ragusa, Crotone ed Agrigento sono le tre province più povere d’Italia. Qui il 65% dei contribuenti ha dichiarato nel 2016 un reddito inferiore ai 15 mila euro l’anno. In totale sono tredici le province dove si registra una percentuale superiore al 60% di contribuenti sotto i quindicimila euro, tutte concentrate in Sicilia, Calabria e Puglia. Prestazioni nettamente migliori per Monza-Brianza, Bologna e Lecco, dove è solo il 33% dei contribuenti a dichiarare redditi inferiori a 15.000 euro. Il reddito medio dichiarato più alto si registra a Milano, con 28.300 euro, mentre il reddito medio nazionale è di 20.798 euro, 278 euro in meno (-1.32%) rispetto al 2007.
Il numero dei contribuenti – Nel 2016 sono stati poco più di 40
milioni i contribuenti con reddito dichiarato superiore a zero. Una diminuzione
del 3.14% rispetto all’anno precedente. Solo in nove città italiane si è
registrato un aumento delle dichiarazioni, con Prato in testa con un +5.08%,
seguito da Bolzano (+4.21%) e Latina (+2.13%). In termini aggregati il reddito
dichiarato al netto dell’inflazione è cresciuto solo a Bolzano, mentre nelle
altre è diminuito.
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