Le notizie vanno sul cellulare, il pc perde terreno
Società | 17 giugno 2015
Smartphone, social e video. Se dovessimo sintetizzare le cose più importanti del futuro del giornalismo online ci si può fermare a quelle tre parole, poi parlare per ore. Ieri il Reuters institute for the study of journalism ha pubblicato il suo «Digital News Report 2015» e sono proprio questi i trend su cui insiste lo studio di 112 pagine su 12 paesi analizzati con 20 mila interviste, Italia compresa.Tanto per cominciare, il 46% degli intervistati usa lo smartphone per accedere alle news almeno una volta durante la settimana, quando appena lo scorso anno questa percentuale era del 37%.In Italia siamo al 44%, non distanti dalla media, mentre brilla l' Australia: 59%.Non solo, nella Penisola il 24% delle persone ha detto che il cellulare è il principale mezzo con cui accedere alle news, ma ci sono paesi in cui questa quota arriva al 32% (Irlanda e Australia). Per contro l' accesso con i pc alle notizie è in calo, con un 57%, 8 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, mentre i tablet rallentano la loro corsa (in Italia lo usa per i siti di informazione il 19% degli intervistati). Ovviamente in molti usano due o più device.Serve un' app per cavalcare questo trend? In realtà no, o non solo. In generale gli utenti usano di più il browser mobile (il programma per navigare) e meno le app. L' Italia ha una delle percentuali maggiori sull' uso del browser: 52% contro il 23% delle applicazioni. In Uk, per esempio, il rapporto è capovolto: 46% app e 40 browser ma si tratta dell' unico caso fra i 12 Paesi.Serve perciò la versione mobile dei siti. Sempre in Uk la Bbc ha dichiarato che dopo aver reso il proprio sito responsive (adattabile ai diversi dispositivi), il 65% del traffico è ora generato proprio dal mobile.Il fatto che si usi il browser può suggerire anche che gli utenti arrivino sul sito a partire da un social network o dall' email. In ogni caso non sono molte le fonti di notizie (i siti) che girano sul cellulare, in media 1,5 per persona.Sul fronte dei contenuti, i video per le notizie stanno crescendo «significativamente» ed editori tradizionali come il New York Times, il Mirror o il Bild hanno guadagnato audience e pubblicità proprio grazie alla loro presenza.I punti di partenza per arrivare alle news sono un altro tema da tenere in debita considerazione. In Italia solo il 20% degli intervistati ha dichiarato di arrivare al sito in maniera diretta, mentre il 66%, la quota maggiore, ci arriva attraverso i motori di ricerca.Poi ci sono i social network con il 33% (il totale supera il 100% perché erano possibili più risposte), email (17%), notifiche mobile e alert (7%) e altri aggregatori di notizie o app (6%). I Paesi in cui gli utenti partono principalmente dal sito di news sono Uk (52%) Danimarca (54%) e Finlandia (63%), mentre la via maestra passa dai social per Brasile (48%) e Australia (41%). Per tutti, comunque, l' accesso al sito a partire da un social network ha subito un notevole incremento.Inutile dire che è Facebook il social che porta più traffico ai siti di news (41% degli intervistati nei 12 Paesi), seguito da YouTube (18%) e, a distanza, da Twitter (11%).Attenzione alla crescita di WhatsApp (9%) che arriva prima di Google+ (7%), poi Linkedin e a pari merito Instagram (3%).Per accedere alle news l' online in generale è il mezzo più quotato. Secondo la ricerca, l' 81% degli intervistati (rappresentativi dei navigatori su Internet) ha risposto in questo modo in Italia, mettendo comunque poco lontano la televisione (78%) e lasciando alla carta stampata un 38% e alla radio un 23%.Nella Penisola, per altro, si registra una delle maggiori percentuali di utenti che hanno pagato per le news online (in vario modo, anche attraverso abbonamenti combinati carta+digitale): 12%. (Italia Oggi)
di Andrea Secchi
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