Magistrati a confronto sul pensiero politico del giudice Livatino
Cultura | 21 ottobre 2015
E' il titolo di una delle due relazioni del Giudice Rosario Livatino "Il ruolo del Giudice nella società che cambia" il tema guida del XXXII congresso nazionale dell'Associazione Magistrati che si svolgerà a Bari dal 23 al 25 ottobre prossimo. Tre giorni di incontri, dibattiti, confronti su Costituzione, economia, diritti, giustizia che vedono al centro il "Livatino pensiero". Il giovane magistrato del Tribunale di Agrigento, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 a neanche 38 anni, nella relazione tenuta il 7 aprile 1984 su invito del Rotary Club di Canicattì tracciava il profilo ideale del Giudice e del contesto in cui deve muoversi. Proprio per questo rappresenta il testamento spirituale e deontologico del "Giudice ragazzino" per cui è in corso il processo Diocesano di Canonizzazione. La figura di Livatino e soprattutto il suo pensiero stenta a prendere piede proprio tra i colleghi e gli addetti ai lavori in quanto i richiami morali e deontologici del magistrato canicattinese sono scomodi per i più anche perché, forse, ritenuti poco praticabili.
di Enzo Gallo
Ultimi articoli
La Sicilia nei nuovi scenari militari
Femminicidi, qualche ragionevole proposta
L’8 luglio dei ragazzi
che cercavano la libertàLo Monaco, la mafia
braccio armato
della classe dirigenteLa Sicilia cuore della lotta per la pace
Decreto sicurezza, il volto repressivo dello Stato
Brusca e gli altri, l’apporto prezioso dei pentiti
Caritas, cresce la povertà nel paese reale
Miceli alla procuratrice
minacciata: "Suo lavoro
sottrae ragazzi alla mafia"Stipendi bassi e i giovani laureati vanno via