Nuove droghe,il web sostituisce gli spacciatori e il mercato vola
Sballo sempre più facile grazie alle nuove droghe: si comprano sul web e di fatto mandano in pensione gli spacciatori e il pericolo di controlli. Le cosiddette smart drug stanno provocando in Europa un’epidemia silenziosa che produce danni irreversibili a chi ne fa uso e falcia vite umane. L'allarme arriva dal Congresso nazionale della Società italiana di tossicologia che si tiene a Bologna, dove gli esperti hanno presentato i dati sulle sostanze d’abuso e su un mercato in espansione e sempre più liquido.
Le nuove sostanze psicoattive (nsp) identificate negli ultimi anni - sono 450 - sono solo un piccolo campione di un mercato che non conosce crisi, perché l’utenza aumenta e i laboratori clandestini innovano continuamente. I prodotti per così dire, si ordinano su internet e deep web senza alcuna mediazione, così l'operazione diventa per nulla pericolosa per chi acquista e ogni desiderio si soddisfa con un click. Decine le intossicazioni registrate, di cui alcune mortali.
Gli effetti spesso, dicono gli specialisti, sono devastanti: quelle che un tempo venivano chiamate droghe leggere, come la marijuana, oggi sono ottenute per via sintetica, biotecnologica, ibridazione o addittivate di altre sostanze, e diventano estremamente potenti per il cervello e con effetti su altri organi vitali.
Nell’adolescente i danni sono potenzialmente maggiori che nell’adulto: l’area del cervello stimolata dalle sensazioni piacevoli è già strutturata, mentre la corteccia, che ha invece il compito di filtrare e tenere a bada questi impulsi, matura soltanto dopo i 20 anni.
Al momento della commercializzazione e per diverso tempo, le smart drug non sono identificabili perché bastano piccole modifiche chimiche e la sostanza risulta invisibile ai test tradizionali. Chi vende le nsp le propaganda come legali, e molto spesso è vero, perché se la molecola è nuova non è ancora presente nelle tabelle delle sostanze proibite. L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (Oedt) spiega che l'Europa si trova di fronte a un mercato delle droghe sintetiche sempre più complesso e instabile: per esempio le party pills a base di principi attivi derivati dalla benzilpiperazina, o prodotti commercializzati come incensi o pot-pourri di fiori e foglie secche che contengono in realtà cannabinoidi sintetici. A differenza della marijuana tradizionale, che contiene il principio attivo Thc genericamente al 3%, quella nuova arriva al 12-15%. A queste concentrazioni, chi ne fa uso può avere episodi psicotici e potenzialmente danni irreversibili, come dimostra l'esperienza clinica. Non solo: chi finisce al pronto soccorso per una di queste intossicazioni, ottiene una diagnosi con molto ritardo poiché i laboratori d’urgenza non dispongono di sistemi analitici adatti alla determinazione delle nsp e la sostanza assunta spesso non è riscontrabile nelle urine. Gli effetti clinici più comunemente riportati vanno dall’ansia, alla diminuzione della memoria a breve-termine, dalla contrattura della muscolatura facciale all’ictus ischemico, all’emorragia cerebrale.
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