Ossigeno per l'informazione, seminario a Palermo
L’Osservatorio dirà che cosa ha scoperto in dieci anni di monitoraggio delle minacce ai cronisti. Un focus sull’abuso delle querele a scopo intimidatorio in Sicilia. Quattro crediti per i giornalisti
Il seminario promosso da Ossigeno per l’Informazione, dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia e dal Centro Studi Pio La Torre, dal titolo “La mappa dei giornalisti minacciati. Che cosa ha scoperto Ossigeno, in 10 anni di monitoraggio, sulle minacce ai giornalisti”, che si terrà a Palermo giovedì 13 dicembre 2018, dalle 9:30 alle 13:30, a Villa Zito (Via della Libertà 52), è accreditato come corso di aggiornamento professionale per i giornalisti che si iscrivono attraverso alla piattaforma Sigef (6 crediti deontologici).
I relatori sono Giulio Francese (presidentedell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia), Vito Lomonaco (Presidente del Centro Pio La Torre), Alberto Spampinato (Presidente di Ossigeno), Giuseppe F. Mennella (segretario generale di Ossigeno).
Al centro della discussione fra relatori e partecipanti ci saranno, fra l’altro queste questioni:
1) come e quanto, in questi dieci anni, la documentazione oggettiva prodotta da “Ossigeno per l’Informazione” sulle intimidazioni, le minacce, le ritorsioni gli attacchi ingiustificabili ai cronisti abbia aumentato la percezione di questo grave fenomeno (che era assai debole)
2) quanto l’attività di Ossigeno ha accresciuto la consapevolezza del fatto che questi attacchi dovrebbero essere perseguiti anche come violazioni del diritto di diffondere e ricevere informazioni senza subire ritorsioni e interferenze del potere
3) se e in quale direzione questa attività di monitoraggio merita di essere proseguita.
“Ossigeno per l’Informazione”, l’osservatorio sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza e gli abusi, promosso dall’Ordine dei Giornalisti e dalla FNSI, ha già fornito pubblicamente la documentazione di oltre 3700 episodi accertati e descritti in modo puntuale e circostanziato, con un metodo scientifico ad hoc che l’Unesco considera la metodologia leader a livello mondiale. A Palermo presenterà dati aggiornati con un focus sulla situazione in Sicilia, in particolare sull’abuso a scopo intimidatorio delle querele e delle liti per diffamazione a mezzo stampa.
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