Pif torna sul set con "In guerra per amore"
Cultura | 16 giugno 2015
Pif torna sul set. Dopo il felice esordio con La mafia uccide solo d'estate, 5milioni di euro d'incasso, tanti festival e premi (tra cui l'Efa europeo per la migliorecommedia, il David di Donatello regista esordiente, due Nastri d'argento), PierfrancescoDiliberto a settembre darà il primo ciak al secondo film. «S'intitolerà In guerra per amore»,dice in esclusiva all'ANSA il regista palermitano negli studi della Wildside che produce il filmcon Rai Cinema. Ancora la Sicilia, ancora la mafia, ancora una travagliata storia d'amore main una diversa ambientazione storica: se lì c'erano le mani della mafia sul territorio, 20 anni diCosa Nostra, qui c'è lo sbarco degli alleati del luglio '43 e il loro impatto con l'isola. «Il protagonista sarò ancora io e ancora con il nome di Arturo, così come la protagonista sichiamerà di nuovo Flora», spiega Pif immaginando il nuovo film quasi come un prequel delprimo. «A me sembrava un completamento necessario raccontare anche quegli anni, ilradicamento della mafia, e poi magari chissà riuscirò a liberarmi del mio vissuto, non possocerto fare solo film ambientati in Sicilia raccontando Cosa Nostra», dice con il tono unico,candido e ironico insieme. I provini sono in corso, «ci saranno tanti attori siciliani e alcunisaranno gli stessi della Mafia uccide solo d'estate, ma non Cristiana Capotondi alla qualepenso di proporre un altro mio progetto». Pif, molto noto al pubblico televisivo per la serie su Mtv Il testimone, che rifarà nellaprossima stagione televisiva e anche per il festival di Sanremo avendo condotto nel 2014 lospazio dell'Anteprima, continuerà a lavorare su vari fronti. Giusto oggi è stato annunciato unsuo programma su Real Time, Boats. «A me piace spaziare, ti aiuta ad avere più ossigeno,ma il mio sogno è il cinema e ci sto provando. È quello che ho sempre voluto fare, la tv èvenuta per caso anche se felicemente», aggiunge Diliberto che esordì come aiuto regista diMarco Tullio Giordana nei Cento Passi nel 2000. La storia di In guerra per amore «prendespunto da fatti documentati sullo sbarco degli americani per romanzare una storia d'amoreinventata», quella tra Arturo e Flora che vorrebbero sposarsi, ma non possono, perchè ilpadre di lei, ristoratore a New York, l'ha promessa sposa ad un mafioso siciliano e l'unicomodo per impedire questo «è arruolarsi nell'esercito e tornare nella Sicilia da dove erapartito per cercare fortuna in America». Le riprese, in 8 settimane, saranno soprattutto in Sicilia proprio dalle parti di Gela doveavvenne lo sbarco il 10 luglio del '43 «in location che stiamo definendo, ma una cosa ècerta, non pagheremo pizzo a nessuno», ci tiene a dire. Ci sarà spazio anche per due figurestoriche, anche se romanzate anche queste, il capo del comando militare alleato CharlesPoletti 'collusò con Cosa Nostra e il tenente che trasmise l'informativa in Usa sulle minaccemafiose e su come contrastarle. A firmare la sceneggiatura, come per La mafia uccide solod'estate, Michele Astori, Pif e Marco Martani.
Ultimi articoli
La libertà di stampa arretra in Italia
Un canto per la libertà delle donne afghane
Sicilia 1943, guerra
e desiderio di paceLe ragioni dell’antimafia presidio delle norme volute da Pio La Torre
Mattarella: cercavano la libertà dalla mafia
Progetto politico eversivo dietro al delitto
Il ricordo di Pio e Rosario: “La legge antimafia va difesa e potenziata”
I miti oscuri e il branco tra valori intossicati
Il Centro Pio La Torre in una nuova sede “L’impegno continua”
La Torre e Di Salvo,
gli studenti raccontano
il tempo dei giusti