Comuni, sindacati e associazioni alla Regione: pronti a cogestire il Pnr
Economia | 22 ottobre 2021
Attivare un meccanismo di partenariato al livello
regionale e nelle realtà locali per cogliere la straordinaria
opportunità per la nostra regione data dal Pnrr, centrandone gli
obiettivi e costruendo una reale prospettiva di “progresso sostenibile”.
E’ la richiesta di un cartello di forze, tra cui sindacati, realtà del
terzo settore, enti locali e associazioni, che hanno firmato un
documento “di idee e proposte”, segnalando la centralità del territorio
per sviluppare, in spazi di azione condivisa, analisi, monitoraggio, co
- progettazione e co- programmazione assieme alle istituzioni regionali
e locali con lo scopo di portare a buon fine il Pnrr. L’iniziativa è
stata presentata oggi dai soggetti promotori, Anci, Ali, Cgil Sicilia,
Uil, Federconsumatori, l’Isola che c‘è, il Forum del terzo settore, che
consegneranno al governo regionale il loro documento e invitano altre
forze e organizzazioni all’adesione. L’idea, è stato detto in conferenza
stampa, è quella di allargare la partecipazione con l’obiettivo di
contribuire alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per la
nostra regione. Le organizzazioni firmatarie del documento partono da
una considerazione di inadeguatezza dell’azione attuale del governo
regionale a cui si aggiungono le innumerevoli difficoltà degli enti
locali stretti tra difficoltà finanziarie, carenza di personale,
farraginosità delle procedure burocratiche. Oggi solo 172 comuni su 391
hanno presentato il bilancio preventivo e 74 il consuntivo. Nelle piante
organiche dei comuni mancano 15 mila unità e in numero insufficiente è
soprattutto il personale preparato per la programmazione e la
progettazione. Proprio per gli enti locali, i promotori dell’iniziativa
chiedono “adeguati supporti, stipulando le necessarie intese a livello
nazionale e regionale”. Tra le proposte anche quella di istituire un
fondo per la progettazione “rendendolo giuridicamente disponibile anche
per il Pnrr e ponendo a carico della Regione gli oneri derivati dal
mancato finanziamento dei progetto”. Delle problematiche inerenti al
Pnrr, dice il documento, dovrà inoltre occuparsi in modo permanente la
conferenza Stato- Regioni. Resta inoltra un nodo fondamentale da
sciogliere che costituisce una precondizione per le altre azioni: la
realizzazione da parte della regione di un adeguato piano di riforme,
tema su cui – dalla pubblica amministrazione, ai rifiuti, all’energia-
si sconta un ritardo inammissibile”.
regionale e nelle realtà locali per cogliere la straordinaria
opportunità per la nostra regione data dal Pnrr, centrandone gli
obiettivi e costruendo una reale prospettiva di “progresso sostenibile”.
E’ la richiesta di un cartello di forze, tra cui sindacati, realtà del
terzo settore, enti locali e associazioni, che hanno firmato un
documento “di idee e proposte”, segnalando la centralità del territorio
per sviluppare, in spazi di azione condivisa, analisi, monitoraggio, co
- progettazione e co- programmazione assieme alle istituzioni regionali
e locali con lo scopo di portare a buon fine il Pnrr. L’iniziativa è
stata presentata oggi dai soggetti promotori, Anci, Ali, Cgil Sicilia,
Uil, Federconsumatori, l’Isola che c‘è, il Forum del terzo settore, che
consegneranno al governo regionale il loro documento e invitano altre
forze e organizzazioni all’adesione. L’idea, è stato detto in conferenza
stampa, è quella di allargare la partecipazione con l’obiettivo di
contribuire alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per la
nostra regione. Le organizzazioni firmatarie del documento partono da
una considerazione di inadeguatezza dell’azione attuale del governo
regionale a cui si aggiungono le innumerevoli difficoltà degli enti
locali stretti tra difficoltà finanziarie, carenza di personale,
farraginosità delle procedure burocratiche. Oggi solo 172 comuni su 391
hanno presentato il bilancio preventivo e 74 il consuntivo. Nelle piante
organiche dei comuni mancano 15 mila unità e in numero insufficiente è
soprattutto il personale preparato per la programmazione e la
progettazione. Proprio per gli enti locali, i promotori dell’iniziativa
chiedono “adeguati supporti, stipulando le necessarie intese a livello
nazionale e regionale”. Tra le proposte anche quella di istituire un
fondo per la progettazione “rendendolo giuridicamente disponibile anche
per il Pnrr e ponendo a carico della Regione gli oneri derivati dal
mancato finanziamento dei progetto”. Delle problematiche inerenti al
Pnrr, dice il documento, dovrà inoltre occuparsi in modo permanente la
conferenza Stato- Regioni. Resta inoltra un nodo fondamentale da
sciogliere che costituisce una precondizione per le altre azioni: la
realizzazione da parte della regione di un adeguato piano di riforme,
tema su cui – dalla pubblica amministrazione, ai rifiuti, all’energia-
si sconta un ritardo inammissibile”.
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