Mattarella, Steinmeier e la moderna visione del mondo che nasce a Piazza Armerina
Società | 23 settembre 2023

L’après-midi d’un faune di un’assolata campagna siciliana. Contrada Bannata è il suo nome.
L’ampia vetrata del fienile ottocentesco incornicia il volto assorto di un uomo di nero vestito. È il
regista teatrale Peter Stein. Il raffinato intellettuale tedesco è giunto in questa remota masseria
siciliana al seguito di un corteo presidenziale inenarrabile. Sergio Mattarella, Presidente della
Repubblica Italiana e Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica Federale Tedesca, sono
in Sicilia per una visita di Stato. Due giorni di intensi appuntamenti istituzionali. Al centro del
dibattito il “Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”, volto a
valorizzare e sostenere lo sviluppo di forme innovative di gemellaggio. Il riconoscimento vede
premiate le città e i comuni tedeschi e italiani uniti in accordi di partenariato che favoriscano
l’integrazione europea.
Siracusa è stata la meta della prima tappa della visita dei Capi di Stato.
Giovedì 21 settembre è stata la volta di Piazza Armerina. Una visita al sito Unesco della Villa
romana del Casale e alla struttura di accoglienza per extracomunitari che, da anni, opera in città. La
conferenza stampa è stata convocata all’interno di un padiglione della masseria ottocentesca di
contrada Bannata. “La Sicilia è la culla della cultura europea – sottolinea il Presidente Steinmeier
citando il connazionale Goethe – Legame culturale che necessita di un’attenzione adeguata e
continuamente rinnovata. È la mia prima visita in Sicilia ma prometto che tornerò presto con grande
entusiasmo”. Un rapporto di affinità elettiva che traspare anche nelle parole del Capo dello Stato
Italiano: “La soluzione del problema epocale dei migranti necessita di soluzioni appropriate e non
approssimative - ammonisce il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella – Problema
che dovranno risolvere i Governi di tutti i Paesi europei. Le regole del Trattato di Dublino risultano
ormai inadeguate. Lo scenario mondiale è radicalmente mutato. Quel Trattato necessita di una
riscrittura immediata che fornisca nuove formule e suggerisca rinnovate soluzioni al problema”.
Quella andata in scena in Sicilia non è solo una visita di Stato, è una moderna visione del mondo.
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