Rubrica



Scatti da un sogno fatto nella Sicilia di Giuseppe Leone

La Sicilia di Giuseppe Leone è un luogo senza tempo. Lo narra Concetto Prestifilippo nelle pagine di un libro, “Giuseppe Leone. Ovvero, un sogno fatto in Sicilia” edito da Mimesis. Nelle sue pagine si ritrova un carosello di immagini e personaggi: pescatori, scialuppe tirate a riva, spiagge e promontori, strade di campagna animate da un’umanità di gentile aspetto.


Falcone, una strage
per piegare lo Stato

Ogni anniversario antimafia, per non essere pura formalità, deve essere attualizzazione della memoria storica. Nell’attuale fase politica nazionale si registrano ogni giorno attacchi governativi contro la democrazia parlamentare, la magistratura, il libero giornalismo, la moderna legislazione antimafia.

Vito Lo Monaco

Miceli, i giovani siano protagonisti del 23 maggio

“Non si possono tenere i piedi in due staffe: con Borsellino e Falcone e con l’area della collusione”. Emilio Miceli, presidente del centro studi Pio La Torre, segna il confine che separa posizioni nette e pure inconciliabili. O di qua o di là dice.


Carnevale stritolato dall’abbraccio mortale tra la mafia e la Dc

Abbiamo celebrato, come ogni anno, il sacrificio di Salvatore Carnevale, ucciso dai campieri mafiosi di Sciara, condannati prima e assolti poi, in un processo che vide in campo Sandro Pertini nella funzione di parte civile di Francesca Serio, la madre, e di Giovanni Leone a difesa degli imputati dell’omicidio.

Emilio Miceli

La libertà di stampa arretra in Italia

’Italia è passata dalla 46^ alla 49^ posizione nella classifica globale 2025 stilata da Reporters sans frontières sulla libertà di stampa. A determinare lo scivolone italiano sarebbero la minaccia delle “organizzazioni mafiose, in particolare nelle regioni meridionali” e quella rappresentata da “diversi gruppuscoli estremisti che esercitano violenze”.

Alida Federico

Un canto per la libertà delle donne afghane

Da sola non potrà certo risolvere i problemi di genere, ma è un veicolo potente per mantenere alta l’attenzione e promuovere il cambiamento. La musica è sicuramente un linguaggio universale, capace di attraversare confini e culture.


Sicilia 1943, guerra
e desiderio di pace

“Guerra e desiderio di pace. La Sicilia nella crisi del 1943”, la più recente opera di Rosario Mangiameli è inserita, non a caso, nella collana L’antidoto che si ospita libri “che intendono decostruire e confutare interpretazioni e narrazioni prive di credibilità scientifica, ma che ormai fanno parte dell'immaginario pubblico e storiografico”.

Franco Garufi

Le ragioni dell’antimafia presidio delle norme volute da Pio La Torre

Un intervento di Emilio Miceli, presidente del centro Pio La Torre, ha aperto su questo sito un confronto sul futuro della legislazione e dei presìdi antimafia. Le riflessioni di studiosi, esperti, giornalisti, sociologi si sono sviluppate attorno a un punto cruciale: l’attacco politico alle norme. Ne è emersa la necessità di difendere la “specialità” della legislazione voluta da Pio La Torre indicata come l’esempio più avanzato dell’azione giudiziaria contro la mafia. Tutti gli interventi sono raccolti in un numero speciale di Asud’Europa – Le ragioni dell’antimafia – che può essere scaricato da questo sito.


Mattarella: cercavano la libertà dalla mafia

Progettavano una società libera dalla mafia. Nel suo messaggio per il quarantatreesimo anniversario del delitto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, indica il senso della testimonianza di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.


Progetto politico eversivo dietro al delitto

Sono passati 43 anni dagli omicidi di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. È una delle date simboliche e tragiche, insieme ad altre, della democrazia e del movimento operaio. Pio la Torre ci riporta indietro nel tempo, alla storia del movimento operaio, ai suoi martiri, a partire da Portella delle Ginestre.

Emilio Miceli

Il ricordo di Pio e Rosario: “La legge antimafia va difesa e potenziata”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda Pio La Torre e Rosario Di Salvo, impegnati nella “costruzione di una società libera dal giogo mafioso e in cui a prevalere sia la legalità”. Il messaggio del capo dello Stato apre il quarantatreesimo anniversario del delitto.


I miti oscuri e il branco tra valori intossicati

La generazione delle ombre. Staremo a ragionare a lungo sugli avvenimenti di Monreale. Magari i carabinieri metteranno le mani e le manette sugli autori della strage e sui complici e confermeranno che tra vittime e assassini è impossibile trovare qualcuno che sia andato molto oltre l’inizio del secondo decennio di vita.

Daniele Billitteri